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Poliziotto morto di Covid a 58 anni. La moglie: "No vax convinto, diceva di essere più forte del virus"

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Candido Avezzù, il poliziotto morto a 58 anni di Covid il 29 agosto all'ospedale di Jesolo a causa di complicazioni insorte dopo essersi contagiato era un no vax convinto. L'uomo era risultato positivo al virus il 28 luglio e, se in un primo momento le sue condizioni non sembravano gravi, la situazione era poi peggiorata il 10 agosto, tanto da rendersi necessario il trasferimento in terapia intensiva. Secondo il Movimento sindacale autonomo di polizia, è probabile che l'agente avesse contratto la malattia durante un servizio all'hotspot di Taranto, dove era scoppiato un focolaio tra i migranti.

 

Era stato lo stesso Avezzù a raccontare sui suoi profili social cosa gli stava succedendo. Il 28 luglio, "geolocalizzandosi" all'ospedale di Jesolo, scriveva su Facebook: "Non è un posto dove passare le vacanze, spero di andare a casa stamani". Purtroppo le cose non sono andate come tutti si auguravano. 

 

 

Un ulteriore e ultimo post è comparso poi il 10 agosto. "Entro in lntensiva - si legge -. Sulla lapide lo scudetto del 2, grazie". Il 58enne faceva, infatti, parte del 2° Reparto mobile di Padova.  Intervistata dal Corriere della Sera, la moglie del poliziotto ha spiegato le idee del marito sul Covid e sul vaccino. "Era un no vax convinto - ha detto la donna -, mi diceva che era più forte del virus".

 

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