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Gratta e Vinci rubato, "incapace di intendere e di volere": la sceneggiata del tabaccaio e quei due clamorosi precedenti

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“Sto effettuando dei controlli, in passato è stato assolto dall’autorità giudiziaria in un paio di occasioni perché ritenuto incapace di intendere e volere”. Lo ha dichiarato l’avvocato di Gaetano Scutellaro, l’uomo che si trova in carcere a Santa Maria Capua Vetere dopo aver rubato il Gratta e Vinci da 500mila euro alle legittima proprietaria, una signora di 70 anni. Non solo, perché il tabaccaio-ladro avrebbe anche provato anche a mettere in atto un’estorsione.

 

 

Da una telefonata registrata emerge la proposta al nipote della signora di dividere la vincita in cambio della restituzione del tagliando: “offerta” che è stata rispedita al mittente. Adesso però spunta l’ipotesi dell’incapacità di intendere e volere sulla quale si sta muovendo l’avvocato Vincenzo Strazzullo. Lo riporta il Corriere del Mezzogiorno, secondo cui il 57enne accusato di furto avrebbe la pensione di invalidità e sarebbe anche sottoposto a cure specialistiche. Questo spiegherebbe perché, una volta giunto in aeroporto a Fiumicino si sia recato dalla polizia anziché prendere il volo per Fuerteventura.

 

 

Tra le ipotesi al vaglio quella secondo cui l’uomo non avrebbe agito da solo nell’organizzare la fuga alle Canarie. Intanto il suo avvocato è perplesso dalle accuse di furto pluriaggravato e tentata estorsione: “Il biglietto vincente è stato consegnato dalla signora nelle mani del mio cliente. Nessuno glielo ha sottratto con destrezza e neppure con la forza. Solo attraverso queste due modalità si sarebbero potuti configurare i reati di furto o rapina. Nutro quindi anche dei dubbi in merito all’ipotesi di tentata estorsione formulata dai pm”.

 

 

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