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Ponte di ferro, l'ipotesi su rogo: bombole di gas e senzatetto, un atto doloso? Quell'inquietante precedente

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A Roma, oggi, domenica 3 ottobre, sotto al Ponte di Ferro sembra che ci sia stato un bombardamento. Impressionanti le immagini di quel che è accaduto nella tarda serata di sabato, il crollo e il seguente crollo parziale della struttura. Il greto del Tevere, ora, è del tutto bruciato. Restano solo i resti di qualche baracca, da cui i vigili del fuoco hanno estratto delle bombole di gas.

 

Si indaga, si cerca di capire come sia stato possibile. E il Nucleo investigativo, insieme ai carabinieri della compagnia Trastevere, cerca una spiegazione a questo rogo devastante. Il sospetto è che c'entrino quelle bombole e gli accampamenti dei senzatetto sotto al ponte: possibile che il rogo sia divampato mentre cercavano di scaldarsi. Ma tant'è, il Ponte dell'Industria, questo il vero nome, è devastato: l'area fu riqualificata nel 2013 dopo un altro incendio di baracche che, all'epoca, aveva coinvolto i cavi dell'energia elettrica. Insomma, un bis discretamente imbarazzante per Virginia Raggi, per giunta nel giorno del voto.

 

Per quel che riguarda le indagini, il sospetto, come detto, è che a innescare le fiamme sia stata proprio l’esplosione di qualche bombole utilizzata dai senza tetto per cucinare, anche se bisognerà attendere ulteriori rilievi per comprendere si sia stato un fatto accidentale oppure doloso, poiché ad ora nemmeno quest'ultima ipotesi può essere esclusa. Per certo, a causa del calore sprigionato dall'incendio, le strutture esterne del ponte risultano indebolite, in particolare la passerella pedonale e le condotte di servizio. Ha retto, però, la parte riservata al traffico di veicoli. Ci vorranno però settimane prima che la struttura possa essere riaperta al pubblico.

 

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