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Bollettino 13 ottobre: calano i morti, terapie intensive quasi vuote. Ma si teme l'effetto no-green pass

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a essere sotto controllo, nonostante le perplessità espresse da Andrea Crisanti sulla disparità tra casi di Covid e decessi: secondo il professore, il basso numero di contagi sarebbe “drogato” dal fatto nella conta dei test rientrino soprattutto quelli eseguiti per motivi di lavoro e quindi non di tracciamento. Fatto sta che la curva epidemica dell’Italia continua a essere bassa e a non destare particolari preoccupazioni in questo momento.

 

 

Il bollettino di oggi, mercoledì 13 ottobre, dà conto di 2.772 contagiati, 4.827 guariti e 37 morti a fronte di 278.945 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato all’1 per cento (+0,2 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione è sempre bassa e in costante calo, se si esclude la giornata di lunedì in cui come sempre si registra un piccolo rialzo dettato dalla scarsa raccolta dati del fine settimana.

 

 

Oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -113 (2.552 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -3 (367). La campagna di vaccinazione è invece arrivata a 86.665.355 dosi somministrate in totale: raggiunto l’80 per cento di popolazione vaccinabile che ha ricevuto le due inoculazioni. Nonostante ciò, il tema dei no-green pass è ancora molto forte, soprattutto in vista del 15 ottobre, quando la certificazione verde diventerà obbligatoria per tutti i lavoratori, pubblici e privati.

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