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No vax, il sindaco Mazzoratto: "Il grafene sta solidificando il suo sangue, presto morirà", orrore con l'inviato del Corsera

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I no green pass e no vax hanno manifestato ieri 15 ottobre a Trieste, con tanto di blocco deciso dal Coordinamento dei lavoratori portuali, il sindacato di base famoso per aver minacciato di chiudere il primo scalo marittimo d'Italia per protestare contro l'obbligatorietà del certificato verde. "Mi dispiace, ma lei morirà presto. Anzi, sta già morendo in questo istante, il grafene che le hanno iniettato con il vaccino ha già iniziato a solidificare il suo sangue", dice Loris Mazzorato, due volte sindaco di Resana, novemila abitanti in provincia di Treviso, al Corriere della Sera. Indossa un cartello con la scritta "Speranza criminale assassino", e una maglietta con la prima pagina del Corriere della Sera che annunciava nel novembre del 1938 l'entrata in vigore delle leggi razziali.

 

 

"Oggi la storia si ripete, come sempre. Con i vaccini al posto delle camere a gas", aggiunge. Un delirio totale che, scrive Marco Imarisio, dura "per altre otto ore, per tante altre conversazioni, con toni per fortuna meno iettatori. Ma se esiste una differenza tra movimento No Green Pass e movimento No Vax, scusateci, ieri noi non siamo riusciti a vederla. È come se tra le due istanze ci fosse uno scarto così sottile da risultare impercettibile".

 

 

"In Italia abbiamo una Costituzione bellissima che viene violata dal governo, noi siamo i suoi unici difensori", tuona Stefano Puzzer, il portavoce diventato volto della protesta. Che "a ogni intervista, una dichiarazione sempre più forte. 'Lo Stato istiga alla violenza', 'Avanti fino alla fine, con ogni mezzo'. Il collega che gli regge il telefono è entusiasta. 'Oggi 16 collegamenti, e abbiamo già tre inviti per i talk show della prossima settimana'. Sta nascendo una stella".

 

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