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Alessandria, Anna Caruso stroncata dal Covid. Cosa diceva 40 giorni fa: "Meglio morire in piedi che strisciando"

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La morte di Anna Caruso, 64 anni, operatrice socio-sanitaria di Acqui Terme, ha sconvolto il Piemonte e l'Italia intera. La donna, in servizio all'ospedale di Alessandria, è stata stroncata dal Covid e a impressionare è il video del 3 novembre scorso, in cui si augurava di venire contagiata dal virus per dimostrare a tutti il "complotto". La Caruso infatti era no vax convinta, attivista in piazza e sul web: appena 40 giorni dopo è deceduta nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Tortona. 

 

 

 

 

Impressionante, di quel video sfogo, soprattutto un passaggio: "Piuttosto che morire strisciando - aveva detto - mi auguro di farlo in piedi". Ecco perché, continuava, "a questo punto, preferisco prendermelo questo virus dicendo: ok, sono una complottista, sono una negazionista, sono qualunque cosa". La sua tesi, drammaticamente smentita dalle evidenze in questi due anni, era la seguente: "Ogni volta sto con gente che ci baciamo, facciamo qualsiasi cosa e non ci prendiamo un cacchio di niente". 

 

 

 


"C'è chi pensando di essere tanto intelligenti stanno facendo quello che non dovrebbero fare", annullando "il diritto al lavoro, alla protesta, a uscire senza dover rendere conto di niente. Perché tutto questo? Perché siamo chiusi in una bolla che solo in Italia ci hanno ritagliato? Poveri noi piccoli criceti. Al governo ci sono dei parlamentari che si sono venduti l'Italia e anche la nostra salute". "Siamo vicini alla sua famiglia per la sua scomparsa - scrive il Nursind, sindacato degli infermieri, in una nota - ma anche rammaricati perché, ancora oggi, professionisti della sanità non confidano nella scienza, quando è dimostrato che i vaccini sono il miglior mezzo per contrastare il Covid".

 

 

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