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Otto e mezzo, Andrea Crisanti contro Draghi: "Cosa gli avrei domandato oggi". Green pass rovina dell'Italia?

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Non ha ascoltato in diretta il discorso di Mario Draghi, ma Andrea Crisanti lo commenta con estrema durezza a Otto e mezzo. Il professore, in collegamento con Lilli Gruber, spiega cosa bisognerebbe fare subito per arginare il nuovo balzo nei contagi, con il bollettino del 22 dicembre che si avvicina pericolosamente al record storico di quasi 41mila nuovi positivi (datato 13 novembre 2020), e probabilmente senza ancora il "carico" rappresentato dalla variante Omicron non ancora prevalente. 

 

 

 

 

"Se fossi stato a Palazzo Chigi - nota polemicamente Crisanti - avrei chiesto che fine ha fatto l'immunità di gregge con la quale hanno veramente confuso gli italiani fino a pochi mesi fa. E poi gli avrei chiesto se questo Green pass impostato in questa maniera funziona o meno. Questi 36mila casi sono la dimostrazione lampante che la politica sanitaria incentrata sul Green pass ha fallito, perché il Green pass non è una misura di sanità pubblica e i vaccini da soli non bastano". 

 

 

 

 

 

 

 

Secondo Crisanti, "se vogliamo evitare il lockdown c'è solo una cosa da fare: metterci per due, tre settimane tutti quanti le mascherine FFP2 nei trasporti pubblici, nei locali, nel cinema, nei ristoranti e rivedere le capienze delle discoteche. E ancora non abbiamo visto l'impatto della Omicron, perché in Italia è ancora tutta Delta". "Ma dobbiamo tornare allo smart working?", chiede la Gruber. "Lo smart working, il vaccino, il distanziamento abbattono tutti l'indice di trasmissione. La cosa che più funziona per abbatterlo è la mascherina FFP2, in questo momento c'è poco altro da fare".

 

 

 

 

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