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Bollettino 20 febbraio, "l'unico indicatore che non scende": giù morti e ricoveri, cosa sta succedendo sui contagi

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a migliorare, anche se ormai il dato dei nuovi casi di Covid appare piuttosto fuorviante. Giorno dopo giorno sono infatti sempre meno i tamponi analizzati e di conseguenza i contagi scendono, senza che però questa discesa sia accompagnata da quella del tasso di positività, che in tutte queste settimane non è mai andato sotto il 10%.

Quindi l’epidemia è tutt’altro che finita, ma allo stesso tempo altri indicatori importanti, quali quelli di ricoveri e decessi, sono in netto miglioramento e fanno pensare che si possa avviare un graduale processo di convivenza col virus. Il bollettino di oggi, domenica 20 febbraio, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 42.081 contagiati, 63.492 guariti e 141 morti a fronte di 372.776 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato all’11,3% (+1,0 rispetto a ieri).

Per quanto concerne il sistema sanitario, la pressione continua a scendere con costanza: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -103 (13.284 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -19 (943) a fronte di 52 nuovi ingressi. Nel frattempo la commissione tecnico-scientifica dell’Aifa ha approvato la quarta dose di vaccino anti-Covid per i soggetti gravemente immunodepressi: non è escluso che più avanti possa essere estesa a più persone, anche perché ancora non è noto se e come servirà portare avanti la vaccinazione. Al momento l’ipotesi più accreditata è che si possa andare verso un richiamo annuale per tutti.

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