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Bollettino: contagi e ricoveri, trend negativo verso Pasqua. Perché il 20 aprile sarà la data cruciale

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a rimanere sotto controllo, anche se gli esperti ritengono che il vero banco di prova sarà tra un paio di settimane: a seconda di cosa succederà a Pasqua, capiremo che tipo di ondata dovremo affrontare nel tempo che ci separa dall’estate, quando il virus perde forza per fattori climatici. Nel frattempo si continua a monitorare soprattutto l’andamento dei ricoveri per Covid.

 

 

Il bollettino di oggi, sabato 2 aprile, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 70.803 contagiati, 65.159 guariti e 129 morti a fronte di 477.041 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 14,8% (+0,4 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione rimane gestibile nonostante i quasi mille pazienti Covid in più rispetto alla scorsa settimana: oggi il saldo dei ricoverati in reparti ordinari è -32 (9.949 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +17 (493) a fronte di 72 nuovi ingressi. Gli attualmente positivi sono saliti ulteriormente, arrivando quasi a toccare quota 1,3 milioni.

 

 

Nel frattempo il governo presieduto da Mario Draghi si è dato tempo tre settimane per decidere il da farsi dal punto di vista delle restrizioni anti-Covid: la data stabilita è il 20 aprile. In questa occasione si deciderà se prorogare l’obbligo di tenere le mascherine al chiuso ancora per qualche settimana oppure farlo cadere a partire dal primo maggio. Molto dipenderà da cosa succederà nel corso delle festività di Pasqua.

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