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Banca Carige, addio allo storico istituto: ecco cosa cambia per conti rorrenti e mutui

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Banca Carige passa a Bper: chiuso l’acquisto della quota del 79,418% detenuta dal Fondo interbancario per la tutela dei depositi. L’amministratore delegato Piero Luigi Montani si è detto “molto soddisfatto” per l’ingresso di Carige nel Gruppo Bper “che conclude con successo un percorso iniziato nel dicembre scorso. L’operazione ha una grande valenza industriale e strategica, ci consente infatti di rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento competitivo su scala nazionale in territori nei quali avevamo una presenza limitata e di aumentare la base di clientela del 20% arrivando così a circa 5 milioni di clienti”.

 

 

Almeno in una fase iniziale, i conti correnti non subiranno modifiche: Bper continuerà a rispettare i contratti sottoscritti da Carige, come previsto dalla regola di successione/subentro dei contratti. Una volta che Carige sarà integrata in Bper saranno possibili delle modifiche unilaterali al fine di armonizzare le condizioni economiche di tutta la clientela del gruppo. Quest’ultima avrà comunque la facoltà di accettare le nuove condizioni oppure di recedere e cambiare banca.

 

 

Per quanto concerne i prodotti di risparmio e investimento, saranno tutti trasferiti nella nuova realtà bancaria: anche in questo caso potrebbero essere proposte delle modiche sulle condizioni economiche da parte della banca, con i clienti che potranno accettarle o decidere di recedere. Capitolo mutui e prestiti a tasso fisso: non saranno toccati, a differenza dei prestiti a tasso variabile che potrebbero subire variazioni sulla base dell’andamento del costo del denaro e degli altri tassi di riferimento internazionali.

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