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Acqua in bottiglia al supermercato, la classifica: ecco la migliore, a cosa fare attenzione

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Di che qualità è l'acqua minerale che compriamo nei supermercati? La risposta prova a darla una cerca di Altroconsumo riproposta dal Fatto alimentare, in un momento di crisi idrica con pochissimi precedenti, non solo per l'Italia. "Le analisi, realizzate come di consueto da laboratori indipendenti, riguardano 38 acque naturali e confermano l’assenza di problematiche significative, anche se non manca qualche piccolo neo". Per esempio la presenza di metalli: "Ne sono state ritrovate tracce in otto prodotti. Si tratta in particolare di arsenico per sette confezioni e di nichel per una (Lilia Giovane), ma si tratta sempre di residui sempre all’interno dei limiti di legge". Si segnala poi una presenza diffusa di antimonio, un contaminante dal possibile effetto cancerogeno ma anche questo entro quantità molto inferiori ai limiti di legge e dunque non pericolosa per la salute del consumatore Il giudizio complessivo dunque, concludono Altroconsumo e Fatto alimentare, è positivo.

 

 

 

Un appunto è sul packaging dei prodotti, dal materiale delle bottiglie al tappo fino all'etichetta. Piccola sorpresa: al vetro (selto da Humana e Fiuggi), Altroconsumo considera da privilegiare il Pet, in apparenza materiale meno ecologico ma più facilmente riciclabile e meno "energivoro".  Capitolo tappo: "dal luglio 2024 - sottolinea il Fatto alimentare - i contenitori con tappo in plastica potranno essere immessi sul mercato solo se questi ultimi restano attaccati al contenitore. Tra le bottiglie in plastica, le criticità principali sono state rilevate rispetto alla maneggevolezza e al fatto che alcune, probabilmente a causa della riduzione di quantità di materiale impiegato, tendono a piegarsi quando si versa l’acqua. Riguardo ai tappi, il test evidenzia la difficoltà nello svitarne alcuni". 

 

 

 



Per quanto riguarda le etichette, "si evidenzia una lacuna da parte di Levissima, che su entrambe le bottiglie (da un litro e da un litro e mezzo) non indica la sorgente", mentre "le acque Valmora, Santa Croce e Humana dichiarano di essere adatte per l’alimentazione dei lattanti (per la preparazione del latte artificiale), ma non specificano, come prescrive il ministero della Salute, l’avvertenza che, ove possibile, sarebbe preferibile l’allattamento al seno. Inoltre, solo Evian e Smeraldina riportano la data di imbottigliamento e, in molte, la data di scadenza e il lotto sono poco leggibili". Si tratta, in ogni caso, di peccati per così dire veniali.

Ma la vera domanda è: quale comprare? "Smeraldina è la ‘Migliore del test’, mentre Guizza risulta il ‘Miglior acquisto’ - conclude Altroconsumo -. Qualche problema su Lilia, perché acque molto diverse hanno lo stesso nome". La corona, come detto, va alla sarda Smeraldina Monti di Deu. "Nella bottiglia in Pet da un litro e mezzo, brilla nelle prove e vanta la presenza della data di imbottigliamento sull’etichetta. Le critiche riguardano il tappo particolarmente difficile da svitare e un prezzo decisamente al di sopra della media (0,39 al litro)". Per il miglior rapporto qualità-prezzo, premio all'Alpe Guizza Caudana e la Gran Guizza Valle Reale, "rispettivamente di qualità ottima e buona. Questi due prodotti hanno un prezzo medio al litro molto conveniente (0,09 euro) e hanno superato brillantemente tutte le prove del test".

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