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Beauty Davis, il ristoratore: "Non pagata? Ecco la verità"

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Qualcosa non torna nella storia di Beauty Davis, la 25enne nigeriana che ha raccontato di essere stata aggredita dal suo datore di lavoro quando ha chiesto di essere pagata. Il video-denuncia della ragazza in poco tempo ha fatto il giro dei social. Ma adesso in questa storia che riguarda da vicino lo stabilimento balneare calabrese Mare Niostrum, prende la parola proprio il datore di lavoro della ragazza che racconta una versione dei fatti opposta attraverso i suoi legali: "Il titolare del lido Mare Nostrum, affranto e dispiaciuto dell'accaduto, intende respingere con fermezza le ignobili accuse rivolte nei suoi confronti; pur dando atto della reciproca animosità dell'episodio ripreso dalla ex dipendente, deve darsi parimenti contezza di quanto effettivamente accaduto prima delle riprese", spiegano gli avvocati Gianni Russano e Salvatore Giunone che difendono il titolare dello stabilimento, Nicola Pirroncello.

 

Poi il racconto si fa più dettagliato e il ristoratore afferma di aver pagato regolarmente la ragazza: "L'ex dipendente - è detto nella nota - si era portata all'interno dei locali, sedendosi al centro sala, da diverse ore e nonostante già regolarmente remunerata a mezzo bonifico, impediva, in buona sostanza il regolare svolgimento dei servizi di balneazione e ristorazione, e con ingiustificata fermezza reiterava, urlando, la infondata pretesa di pagamento in verità già assolta. Ci si vedeva costretti ad allertare il 112 che tuttavia ritardava per altre ragioni di servizio. Nel tentativo di spostarle la sedia ci si accorgeva che la stessa (Beauty ndr), nel chiaro tentativo di precostitursi una prova, con l'utilizzo del telefono cellulare stava videoregistrando l'episodio e, nella concitazione del momento e sfiancato dai rifiuti dell'ex dipendente ad allontanarsi dai locali, il Pirroncello sollecitava l'ex dipendente ad interrompere le riprese con il telefono, che finiva in terra. Ne scaturiva un'aggressione della ragazza nei confronti del titolare del locale", affermano sempre i legali in una nota.

 

Infine aggiungono: "Si respingono inoltre con fermezza - affermano ancora i legali di Pirroncello - le accuse di razzismo rivolte al titolare, conosciuto da tutti ed indistintamente come persona perbene e rispettosa del prossimo e che ha alle proprie dipendenze cittadini italiani ed extracomunitari". 

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