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Chiara, 28 anni va in aula

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Legale di Silvio per un giorno

Albina Perri
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Milano – Si sarebbe dovuta tenere proprio oggi l'udienza per il così detto “Caso Mills”, il procedimento legale che vede il premier Silvio Berlusconi imputato per corruzione con l'avvocato inglese  David Mills. Ma l'udienza è stata rinviata per impedimento legittimo il prossimo 27 settembre. Il motivo?  In aula erano assenti i difensori del premier, Nicolò Ghedini e Piero Longo, che avevano avvisato di impegni urgenti alla Camera. Così, come prevede la procedura, mediante un call center è stato chiamato in causa un difensore d'ufficio. La sorte ha voluto che a prendere le parti di Silvio Berlusconi ci fosse proprio lei, Chiara Zardi, collaboratore di studio, praticante ma non abilitato, che con i suoi 28 anni è ufficialmente il più giovane legale che abbia mai difeso il presidente del Consiglio. Qualcuno le aveva detto di prepararsi perché oggi ci sarebbe stato “un cliente un po' particolare da difendere” in aula, ma la sorpresa di ritrovarsi davanti ad un personaggio di tale rilievo dev' essere stata tanta. Ma Chiara, con solo due anni di esperienza nel mondo giuridico alle sue spalle, non si è persa d'animo, è giunta al tribunale puntuale, si è scusata perché non aveva con sé la toga, e poi in aula ha chiesto i termini a difesa per poter esaminare il caso. "Non credo che Berlusconi mi terrà come avvocato”,  ha poi commentato, “ha già i suoi legali di fiducia, comunque sono contenta di avere prestato il mio contributo".

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