Cerca
Logo
Cerca
+

Ucraina, la sinistra sfila in piazza? Ma a pagare siamo noi

Francesco Storace
  • a
  • a
  • a

Magari ci scappa anche una bella amatriciana. Sì, andiamo a Roma, soprattutto se paga il Comune. Oppure tocca rivolgersi alla Cgil, all'Arci o a qualche partito, in quel caso magari bisogna versare un contributo per l'organizzazione. Fioccano le offerte di salire a bordo dei pullman che sabato prossimo dovrebbero invadere la Capitale, lo scroccone non manca mai. In fondo, è una di quelle gite che non capitano spese e se si può arrivare a Roma strillando qualche slogan che sarà mai... Nel nome della pace (e della resa dell'Ucraina) nella Capitale arriveranno quelli delle solite associazioni uniti a pezzi di apparati di Pd e Cinque stelle. Che magari manco si parlano tra loro, ma pretendono di dettare le regole per la fine della guerra. In pratica, disarmare Kiev, anche se fingono il contrario. A Milano invece sfileranno i Calenda' s Boys, schierati con Zelensky senza troppi dubbi. Ma quel che appare incredibile è pure la compartecipazione alla spesa per la manifestazione da parte di amministrazioni comunali che solitamente stanno dalla parte di quelli che piangono miseria verso lo Stato.

 

 

 

PADOVA

Spicca su tutti il Comune di Padova, che deve avere qualche aspirazione non ancora dichiarata al premio Nobel per la pace. Lo annuncia pure sui social, mettendo a disposizione pullman per la Capitale e senza spendere un euro. O meglio: non spendono i partecipanti, ma la collettività. Strabuzzano gli occhi a leggere che «il Comune di Padova, in occasione della Manifestazione nazionale per la pace del 5 novembre 2022 a Roma "Cessate il fuoco subito, negoziato per la pace", organizza il servizio di trasporto gratuito in pullman per i residenti in Città». Complimenti vivissimi, e chissà quanti saranno ad usufruire della bella occasione per una visita nell'amata Capitale... Mica solo Padova, perché nella fiera della spesa con i soldi nostri si uniscono nord e sud. C'è anche un bel paese di sedicimila anime in provincia di Taranto, Palagiano, che ha scritto la parola "offre" ai propri concittadini per raggiungere Roma. Proprio così. Nel manifesto che sponsorizza la manifestazione per la pace c'è scritto che «l'amministrazione comunale offre» il trasporto «dal comune di Palagiano a Roma e viceversa» (meno male), «per un numero massimo di 50 persone». Insomma, il pullman è uno e affrettatevi pure, che è gratis. Il bello, diciamo così, è che per prenotare bisogna rivolgersi all'ufficio servizio sociali. Anche questo mantenuto dai cittadini con le tasse. Poi non ci si lamenti se arriva la Corte dei Conti, magari sollecitata da qualche esposto, a chiedere chiarimenti sulle spese in questione. Ovviamente non sono solo due i comuni "pacifisti" in Italia. Altri ne verranno fuori nelle prossime ore per un'iniziativa che vede una vera a propria mobilitazione della sinistra. Il web offre un'ampia gamma di possibilità per partecipare alla marcia su Roma di nuovo e rosso conio. Basta rivolgersi ai partiti come il Pd o i Cinque stelle, che hanno messo su un altro bel po' di pullman, ai sindacati come la Cgil e all'immancabile Arci.

 

 

 

PRANZO AL SACCO

Ulteriore curiosità viene, in questi casi, dal contributo richiesto per i pullman, che a volte prescinde dalla distanza dalla Capitale. C'è chi sollecita di versare 60 euro, chi 25 e chi addirittura fra i 3 e i 5 euro. Ignoti restano i benefattori che si accollano il resto della spesa per il trasporto. Bisognerà cercare qualche altra delibera, crediamo. Difficile capire se - come per le grandi adunate sindacali - stavolta c'è anche il pranzo al sacco. I più solerti provvederanno a sfamare il popolo della pace. Illustri precedenti depongono a favore della tesi. E al telefono per prenotare, più d'uno si informa se le pagnottelle sono previste per l'intero nucleo familiare. Non si sa mai. Proprio il comune di Padova ci tiene pure ad informare che «eventuali spese di trasporto pubblico loca le, necessarie per gli sposta menti nella città di Roma (utilizzo di metropolitana o bus), saranno a carico dei partecipanti». Insomma, se salite a bordo per turismo, sappiate che lo farete a rischio e peri colo del vostro portafoglio. Per ammirare le bellezze della città eterna lo farete a spese vostre. 

 

 

 

 

Dai blog