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Cospito, il pentito rivela: "Chi c'è davvero dietro di lui"

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uno strumento della ’ndrangheta": a parlare così di Alfredo Cospito, l'anarchico al 41 bis da oltre cento giorni in sciopero della fame, è il pentito Luigi Bonaventura. Intervistato dal Giornale, ha detto: "Tutte le mafie hanno sempre utilizzato terroristi, anarchici e ultras". E ancora: "Non è la prima volta che la ’ndrangheta usa altri detenuti per i suoi scopi: dare battaglia per abolire l’ergastolo ostativo e cancellare il 41 bis. Secondo la mia esperienza sono gli ’ndranghetisti i protagonisti che agiscono nell’ombra".

 

 

 

Il collaboratore di giustizia, rampollo che ha rotto con il potente casato dei Vrenna-Bonaventura di Crotone, ha spiegato: "Il modus della ’ndrangheta è questo, agisce muovendo criminali, anarchici, appartenenti alla camorra o a falangi estreme laziali o campane esperte in guerriglia urbana. Gli anarchici si mescolano anche agli ultras, come contropartita di solito i boss danno loro armi e droga". Parlando del 41 bis, poi, ha affermato: "Qualche mafioso pensa che la galera sia una vacanza. Il 41bis non è così, ho avuto i miei parenti all’Asinara che erano diventati dei fantasmi. Non hai rapporti, non ci sono fornelli, non puoi comunicare con l’interno con i detenuti. Ultimamente le maglie si sono allargate, forse anche questo ha creato un po’ di scompiglio durante il Covid".

 

 

 

Parlando della figura del collaboratore di giustizia, poi, Bonaventura ha detto che  spesso viene "abbandonata". Di qui un suggerimento al ministro Carlo Nordio: "Dovrebbe dare più forza al programma di protezione e far funzionare davvero la mimetizzazione". Infine sull’arresto di Matteo Messina Denaro: "Secondo me aveva organizzato la sua resa e come Pollicino ha lasciato qualche traccia. Ma la sua azione di marketing globale ha rilanciato il brand mafia".

 

 

 

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