Nella Bergamasca

Covid, Speranza, Conte, Fontana e Gallera indagati: "Epidemia colposa"

Chiusa l'inchiesta su quanto accadde nella Bergamasca nella primavera 2020 con la mancata zona rossa in Valle Seriana: una ventina gli indagati per epidemia colposa. Tra questi, stando a quanto è trapelato, ci sarebbero l'ex premier Giuseppe Conte, l'ex ministro della Salute Roberto Speranza, il governatore della Lombardia Attilio Fontana, l'ex assessore Giulio Gallera. Sarebbero tre i filoni dell'indagine: la chiusura e riapertura dell'ospedale di Alzano, la mancata "zona rossa" in Val Seriana e l'assenza di un piano pandemico aggiornato per contrastare il rischio lanciato dall'Oms.

Il leader del Movimento 5 Stelle, commentando la notizia, ha detto di essere "tranquillo di fronte al Paese e ai cittadini". Poi ha annunciato la "massima disponibilità e collaborazione con la magistratura". "Apprendo dalle agenzie di stampa notizie riguardanti l'inchiesta di Bergamo. Anticipo subito la mia massima disponibilità e collaborazione con la magistratura. Sono tranquillo di fronte al Paese e ai cittadini italiani per aver operato con il massimo impegno e con pieno senso di responsabilità durante uno dei momenti più duri vissuti dalla nostra Repubblica", ha fatto sapere Conte in una nota.

Tra fine febbraio e l'aprile 2020, nella Bergamasca l'eccesso di mortalità fu di 6.200 persone rispetto alla media dello stesso periodo degli anni precedenti, tanto che nella relazione per l'apertura dell'anno giudiziario il procuratore Chiappani disse che l'inchiesta aveva "accertato gravi omissioni da parte delle autorità sanitarie, nella valutazione dei rischi epidemici e nella gestione della prima fase della pandemia".