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Milano, la borseggiatrice choc: "L'Italia è proprio un paese di..."

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"È proprio un paese di handicappati l’Italia. Però è un paradiso per gli zingari!", "Il paese di divertimento per gli zingari": questo lo scambio che una borseggiatrice avrebbe avuto con un suo amico. La conversazione, captata dalle cimici piazzate dalla polizia, risalirebbe all’estate del 2018. L’indagine, in particolare, come riporta il Corriere della Sera, riguarderebbe un gruppo, composto da parenti, che gestisce i borseggi in metropolitana. 

 

 

 

Si tratterebbe di un sistema organizzato, secondo gli investigatori: le donne sarebbero incaricate di rubare, gli uomini invece si occuperebbero di smistare le borseggiatrici nelle zone più affollate e poi di gestire e dividere i guadagni. Al momento, quello dei borseggi è uno dei problemi più sentiti dai cittadini a Milano. Nonostante questo, però, i dati del Viminale dicono altro: i cosiddetti "furti con destrezza" sono in calo, 21.560 nel 2021 contro i 24.556 di dieci anni prima. Stando ai dati riportati dal Corsera, "negli ultimi tre mesi dell’anno scorso la sola squadra Mobile, che ha gruppi dedicati alla caccia ai borseggiatori, ha fatto praticamente un arresto al giorno: 84. Nei primi tre di quest’anno, considerato che siamo a metà marzo, i numeri sono sovrapponibili: 75 arresti".

 

 

 

Questo fenomeno ha avuto un grosso clamore sui social. Molti degli arrestati sono nordafricani, bulgari e sudamericani. E le aree in cui agiscono sono diverse e non limitate alla sola stazione Centrale o alla metropolitana. Ora gli investigatori avrebbero scoperto che spesso ad agire sono sorelle, mogli o cugine dei veri "organizzatori". Sarebbero gli uomini, infatti, a indicare le aree da presidiare. Di solito si puntano turisti e si scelgono aree affollate. 

 

 

 

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