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Alluvione, Conselice simbolo del dramma: "Caso unico nella storia d'Italia"

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Tre alluvioni in due settimane, "un caso unico nella storia d'Italia", dice Paola Pula, sindaco di Conselice, paesino del Ravennate devastato dal maltempo, in collegamento con L'aria che tira, su La7, commentando le drammatiche immagini del disastro in Emilia Romagna. Conselice è l'emblema, il simbolo di quanto sta accadendo in quelle zone. La situazione infatti rimane critica. Il livello dell’acqua non diminuisce a causa delle rotture arginali sul Sillaro e sul Santerno e dalle precipitazioni. Le casse di acqua e le scorte di prodotti alimentari arrivano in gommone e in trattore e vengono distribuiti agli abitanti rimasti isolati nelle loro case. Le idrovore non funzionano perché manca l'elettricità. C'è acqua e fango ovunque.

"Rinnovo a tutti i cittadini del comune, in particolar modo di Conselice e Lavezzola, l’invito ad abbandonare il territorio comunale", tuona il primo cittadino di Conselice. "Serviranno giorni - ha aggiunto la sindaca - durante questo periodo le condizioni a Conselice rimarranno molto critiche: non c’è elettricità, non c’è acqua potabile, non abbiamo connessione da giorni, circostanza che ci ha impedito una rapida comunicazione con la cittadinanza. Lo scorso 16 maggio ho firmato un’ordinanza di evacuazione per il territorio comunale. Oggi come non mai la ritengo necessaria e la rafforzo soprattutto per le categorie più fragili della popolazione".

I cittadini stanno lasciando il territorio comunale in autonomia oppure con i mezzi del volontariato. La sistemazione provvisoria è stata individuata in un centro di smistamento della protezione civile a Imola per chi risiede a Conselice o nel territorio del comune di Argenta per chi invece vive a Lavezzola.

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