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Napoli, clochard pestato a morte: fine corsa, chi sono i due assassini

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Pomigliano d’Arco è ancora sotto choc per la scomparsa di Frederick Akwasi Adoro. Arrivato dal Ghana oltre dieci anni fa, il 43enne è diventato un clochard ed è stato picchiato fino alla morte. Due 16enni sono stati fermati dai carabinieri per l’omicidio di Freferick, aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo è stato violentemente pestato in strada, dopodiché avrebbe camminato per qualche metro fino ad accasciarsi all’interno di un condominio. 

Qui è stato soccorso quando era già in fin di vita: purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare, è morto al pronto soccorso dell’ospedale di Nola. Frederick è sopravvissuto al viaggio della speranza verso l’Italia, ma non alla cattiveria e alla violenza gratuita di due 16enni: è passato per il deserto del Sahara, ha vissuto imprigionato in un lager della Libia, dopodiché è salito su un barcone e ha attraversato il Mediterraneo. “Era già successo e non abbiamo fatto niente, perdonaci”, è il biglietto anonimo che è stato lasciato su una delle panchine che era solito occupare il clochard. 

Il pestaggio brutale è stato ripreso da alcune telecamere di sorveglianza ed è ancora inspiegabile. Il 43enne non aveva mai dato fastidio a nessuno, eppure non era la prima volta che subiva calci, pugni e spintoni. Frederick se n’era stato sempre in silenzio, così come nessun cittadino si è mai speso per lui, evitando che accadesse il peggio. 

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