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Belluno, l'assassina tedesca? "Cosa aveva in auto": prima dell'incidente...

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Sono diversi i dettagli inquietanti che riguardano Angelika Hutter, la 31enne tedesca che ha travolto e ucciso tre persone sul marciapiede, una delle quali un bambino di soli due anni. L’automobilista era stata fermata qualche giorno prima dell’incidente a Bolzano ed era anche stata denunciata perché era in possesso di oggetti atti ad offendere. La tragedia si è poi consumata a Santo Stefano di Cadore (Belluno), con la donna che stava viaggiando a velocità molto forte e ha fatto volare di una trentina di metri le tre persone investite. Dai test effettuati dopo la tragedia, la donna è risultata negativa ad alcol e droga.

I carabinieri l’hanno arrestata con l’accusa di omicidio stradale plurimo. I test alcolemici e tossicologici hanno dato esito negativo, ma ciò non cambia la gravità del quadro indiziario. Gli investigatori stanno analizzando l’ipotesi che la donna - che viaggiava ben oltre i 100 chilometri orari - stesse utilizzando il cellulare alla guida e che per questo si sarebbe distratta, non accorgendosi del gruppo che stava attraversando la strada. L’urto è stato molto violento, come acclarato dalle testimonianze raccolte. 

Inoltre i carabinieri sono rimasti molto colpiti dal fatto che la donna non ha mostrato alcun tipo di choc né di rimorso per aver ucciso tre persone, tra le quali anche un bambino di due anni. I militari non hanno nascosto stupore per l’indifferenza della donna, che ha dichiarato di essere in Italia “per farsi un giro” e di aver causato l’incidente perdendo il controllo dell’auto. 

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