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Pd, lo sfregio ai poliziotti: "Sono di destra, niente case"

Fabio Rubini
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Si chiama “mix sociale” o anche “mix abitativo” ed è la strategia che dovrebbe evitare la ghettizzazione dei quartieri ad alto tasso di edilizia popolare. La teoria è piuttosto semplice: se in un quartiere o in un caseggiato vivono nuclei familiari di diversa estrazione sociale, culturale e anche lavorativa, si creerà una comunità più equilibrata. Le categorie cui viene riservata una parte di queste case è variegata, si va dagli insegnanti alle giovani coppie che cercano una casa in cui formare la propria famiglia, passando per le forze dell’ordine. In Lombardia quella del “mix abitativo” è una realtà che funziona da anni e che sta iniziando a dare i primi risultati positivi.  In Abruzzo, invece, il Pd è pronto a fare le barricate contro questa politica di assegnazione. Anzi, la polemica dei “democratici” è focalizzata su una sola delle categorie sopra citate: le forze dell’ordine. E gli argomenti usati dal segretario regionale dei giovani dem, Saverio Gileno, lascia piuttosto perplessi. Secondo Gileno quella della giunta abruzzese «non è altro che l’ennesima esecrabile scelta». Addirittura «esecrabile».

 


Ma vediamo perché: «Ancora una volta anziché pensare di tamponare la migrazione di tantissimi giovani che quotidianamente abbandonano la nostra terra, adibendo ad esempio le abitazioni di edilizia popolare alle studentesse e agli studenti che scelgono di formarsi nelle nostre Università, la giunta e la maggioranza di Marsilio tornano a privilegiare le categorie che le sostengono». Sì, avete capito bene. Per il segretario dei giovani del Pd le forze dell’ordine - in questo caso i poliziotti - sarebbero tutti di Centrodestra e dunque non meritevoli di essere aiutati nel trovare casa. In questa battaglia contro i poliziotti Galeno non è solo.

A dargli manforte c’è anche il capogruppo dem in regione, Silvio Paolucci. A parlare però è sempre il baby dem: «Negli ultimi anni abbiamo visto andar via dalla nostra regione decine di migliaia di giovani, ma la giunta e la maggioranza di Marsilio continuano a non cogliere l’urgenza e la gravità di questo problema e, dunque, a non offrire soluzioni e alternative anche quando le prime sono a portata di mano». Insomma, a farla spiccia, per il Pd abruzzese le forze dell’ordine non devono essere aiutate e poco importa se poi, citando una bellissima canzone di Giorgio Faletti «ci tocca farci ammazzare per poco più di un milione al mese».

 

 

Eppure il tema delle case per poliziotti, carabinieri, finanzieri eccetera, è piuttosto d’attualità e dovrebbe toccare le corde anche della sinistra. Solo ieri il Siulp (Sindacato italiano unitario dei lavoratori della Polizia) a Bologna e in Friuli Venezia Giulia, ha chiesto con una lettera alle istituzioni di affrontare in modo concreto il problema delle politiche abitative. A Bologna perché «appena possono gli agenti chiedono il trasferimento in regioni che attuano politiche di prezzi calmierati» per le abitazioni loro dedicate. E in Friuli per «sensibilizzare le istituzioni sull’emergente grave criticità degli alloggi che per i neo poliziotti», che verosimilmente saranno ragazze e ragazzi. Ma siccome per il Pd sono di destra, non sono meritevoli di aiuto...

 

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