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Scuola, muffe e escrementi: ecco quali sono le mense da incubo

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Muffe, insetti, escrementi di roditori: ecco cosa mangia in mensa a scuola un nostro figlio su tre. Non importa se sia all'asilo nido o all'università; non importa se frequenti un istituto scolastico pubblico o privato: in una struttura su tre ci sono irregolarità nella conservazione e nell'uso degli alimenti serviti nei piatti degli studenti. Lo rivela il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute che dall'inizio dell'anno scolastico ha controllato circa 1.000 aziende di ristorazione collettiva e catering operanti all'interno di mense scolastiche negli istituti di ogni ordine e grado. La maxioperazione dei Nas ha rivelato che nel 27% di queste ditte sono state accertate violazioni penali e amministrative, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per 192mila euro, contestate a causa di violazioni nella gestione e conservazione degli alimenti e nelle condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto. Complessivamente sono stati sequestrati oltre 700 kg di derrate alimentari (carni, formaggi, pane, pasta, acqua minerale) riscontrate in assenza di tracciabilità, scadute di validità e custodite in ambienti inadeguati.

 

 

Non solo. In un mese i Carabinieri hanno sequestrato 13 cucine per rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità, di formazioni di muffe, di insetti ed escrementi di roditori. Tra questi è stata eseguita la chiusura di un asilo nido in provincia di Taranto, peraltro non censito, il cui approvvigionamento idrico avveniva con acqua non idonea per usi alimentari. I Nas hanno poi multato con 3.500 euro i proprietari di un centro di cottura – catering, erogatore di servizi per mense scolastiche, nella provincia di Lecco dove, nel corso di un controllo effettuato, sono state riscontrate gravi carenze organizzative, strutturali ed igienico sanitarie ovvero inadempienze concernenti la rintracciabilità e la conservazione degli alimenti. Il centro è stato chiuso.

 

Anche in provincia di Reggio Emilia nel corso di un controllo eseguito presso un centro di preparazione pasti, che poi è stato sequestrato, sono state rilevate carenze igienico-sanitarie riconducibili alla presenza di carcasse di tipo insetti blatte, anche all’interno delle celle frigo adibite allo stoccaggio delle materie prime, nonché escrementi riconducibili a roditori; pavimentazione danneggiata e tubature divelte nel reparto di lavorazioni carni. In provincia di Trapani, invece, è stata denunciata la legale responsabile di uno stabilimento di produzione pasti che non corrispondevano, per quantità degli ingredienti, a quelle previste dal capitolato di appalto. 

 

E ancora: in provincia di Rieti è stato denunciato in stato di libertà il titolare di una società che gestisce la mensa di un istituto comprensivo statale per aver detenuto e somministrato agli alunni alimenti di qualità differente da quelli previsti dal relativo contratto d’appalto ed omesso di indicare le informazioni obbligatorie sulla presenza di sostanze o prodotti contenenti allergeni.

 

 

 

 

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