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Giulia Cecchettin, lo sfregio di Filippo al cadavere: i 50 metri rotolando nel dirupo

 Giulia Cecchettin e Filippo Turetta

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Filippo Turetta, ricercato per la morte della ex fidanzata Giulia Cecchettin, avrebbe gettato il corpo della 22enne - trovato questa mattina, dopo una settimana di ricerche, vicino al lago di Barcis - al bordo della strada. Stando a quanto trapela, l'avrebbe lasciata rotolare lungo un dirupo per una cinquantina di metri, fino a quando il corpo di Giulia si è fermato in un canalone, dove poi è stato individuato. Questa la ricostruzione fatta dalle forze dell'ordine. 

La strada dove è stata trovata Giulia in genere viene chiusa nel periodo invernale, almeno fino al 15 aprile, perché non praticabile. Circostanza che comunque non è detto il giovane sapesse. Il corpo è stato trovato da un'unità cinofila della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. La zona in cui è stata individuato, tra l'altro, si trova sotto il piano stradale ed è così impervia che per recuperare il corpo sarà necessario l'intervento di una squadra speleo-alpino-fluviale di Pordenone.

Al momento del ritrovamento del corpo, i vestiti di Giulia erano gli stessi con cui la ragazza era uscita la sera della scomparsa, sabato scorso. Intanto, in segno di "cordoglio, rispetto e partecipazione al profondo dolore dei familiari", il sindaco di Vigonovo Luca Martello ha proclamato il lutto cittadino oggi e domani, in attesa che sia stabilita la data della cerimonia funebre. Una fiaccolata per Giulia invece si terrà domani sera a Vigonovo, organizzata dal comune veneziano e da quello di Saonara, in provincia di Padova, da cui proviene la famiglia Cecchettin. 

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