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Lo Scarabeo fa 60 anni: tutte le cifre e le curiosità di un gioco senza tempo

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Alessandro Dell'Orto
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Mettiamo che abbiate pescato O, R, C, I, H, B, R, S. E mettiamo che sul tabellone ci sia già una parola verticale che è FAMIGLIA e, quattro colonne più a destra, la parola RESPIRARE. Pensateci bene, cosa potete intersecare? Sì, certo BARCHE alla seconda riga sarebbe figo, ma c’è di meglio. Ci siete? Esatto, SCARABEO che dà più punti ed è esattamente il gioco con il quale noi italiani ci stiamo scervellando e divertendo da 60 anni. Dai, l’avete sperimentato tutti almeno una volta - in compagnia o in famiglia - e, non negatelo, ad un certo punto avrete anche discusso sulle regole perché quelle base le sappiamo tutti (otto tessere iniziali estratte da ogni giocatore, con stampate sopra una lettera e un numero, con le quali, a turno, bisogna realizzare sul tabellone le parole più lunghe possibili intersecando quelle già esistenti sfruttando jolly e bonus.

Vince chi realizza il punteggio migliore), ma poi ci perdiamo e ci accapigliamo sui dettagli tipo sigle (tutte possibili), nomi propri (nessuno, come cognomi, nomi geografici, storici o mitologici) o neologismi stranieri (possibili se presenti sul dizionario, che dovrebbe essere sempre a portata di mano per evitare litigi, discussioni o divorzi). Sessant’anni sono tanti, vero, ma lo Scarabeo li porta ancora divinamente e regge l’urto della tecnologia, di internet (tipo l’app Ruzzle, tanto per farci capire meglio ai giovani) e di tutte le diavolerie che ogni giorno provano a propinarci: è il gioco di parole per eccellenza quello tra i più venduti in Italia con oltre 30000 scatole ogni anno -, un fenomeno di costume con cui sono cresciute generazioni e generazioni e, soprattutto, con cui gli italiani di qualsiasi età si sono allenati a ragionare e pensare, favorendo l’evoluzione della lingua.

 

 

 

DAL PAESE DELLE MERAVIGLIE

Oddio, in realtà lo Scarabeo sarebbe ancora più vecchietto, perché è stato inventato nel 1955 (anche se le sue origini sono ben più antiche: già nel 1880 lo scrittore britannico Lewis Carroll, celebre soprattutto per il capolavoro “Alice nel paese delle meraviglie” e grande appassionato di giochi di parole, annotava nel suo diario personale: «Ci potrebbero essere delle pedine con delle lettere dell'alfabeto, da spostare su un tavoliere, fin che si formino delle parole...») dal giornalista e scrittore Aldo Pasetti che si è ispirato a Scrabble, gioco da tavolo internazionale, modificandone alcune regole.

La versione tutta italiana, però, (di Editrice Giochi, quella con lo Scarabeo tra le letterine che è capace di cambiare il corso della partita) ha debuttato nei negozi nel 1963 dopo la vittoria di una causa legale, e dunque è qui che ufficialmente si stabilisce la data di nascita. Per festeggiare il compleanno Spin Master/Editrice Giochi ha lanciato tre nuove versioni del gioco. La prima è un restyling dell’edizione classica dove la grafica si ispira all’edizione più iconica degli anni ’90 (quella con il blu protagonista) con aggiornamenti anche sul vocabolario - sono incluse le lettere internazionali per comporre le parole straniere di uso corrente e gli acronimi più usati sui social -, la seconda è una versione d’élite dal formato più grande e la terza è un gioco tutto nuovo, Scarabeo Shake, più veloce, nel quale basta shakerare i dadi con le lettere dell’alfabeto, lanciarli nella griglia, far partire la clessidra e scoprire il maggior numero di parole nascoste entro tre minuti. Non solo. Abbinato all’anniversario Spin Master, insieme all’agenzia creativa Looking for Art, ha organizzato una “mostra-evento” benefica che si è tenuta lo scorso martedì a Palazzo Bovara di Milano, in cui sei giovani artisti hanno trasformato sei parole che hanno fatto la storia degli ultimi decenni (Famiglia, anni ’60; Maternità, anni ’70; Ribellione, anni ’80; Perdono, anni ’90; Caos, anni 2000; Anima, anni 2010) in altrettante opere.

BENEFICENZA

Il ricavato della vendita delle opere (le si possono acquistare ancora fino a Natale, per informazioni scrivere a [email protected]) sarà devoluto in beneficenza all’Anffas, l’associazione che supporta persone con disabilità intellettive e disturbi del neuro sviluppo. Arte e beneficenza per festeggiare il gioco che non ci fa mai riposare la mente e ci tiene svegli e attenti. A proposito, mettiamo che dopo aver incastrato la parola SCARABEO, nel tabellone di prima, abbiate pescato le nuove lettere O, U, U, T, G, Ida aggiungere alle rimanenti H, I. Che fate ora? Sì, all’ottava riga di FAMIGLIA e RESPIRARE potreste intersecare AUTORI e non sarebbe male. Ma su, c’è di meglio anche questa volta. Ci siete? Esatto, AUGURI.

 

 

 

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