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Lega, lezione alla sinistra al Senato: Pci, a sinistra tutti muti

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Il teatro Goldoni di Livorno diventi monumento nazionale: questa la proposta di legge della Lega in merito al luogo dove nel 1921 nacque il partito comunista di Gramsci, a seguito della scissione dei socialisti. A firmare la proposta, appena arrivata in Senato, è stato il leghista di Cecina, Manfredi Potenti, secondo cui non può passare inosservato "il particolare valore architettonico" della struttura, "primo esempio in Italia di utilizzo di architettura in ferro e vetro". 

Ma non è tutto: il senatore ha anche chiesto un intervento del legislatore mirato a "riconoscere un indiscusso trascorso storico ben noto a livello internazionale", proprio con riferimento "agli eventi ivi scaturiti nel 1921 in occasione del XVII Congresso del partito socialista italiano". "Nel 1921 al Goldoni si registra la scissione del partito socialista che porterà, a seguito dell’assemblea tenutasi in un altro teatro cittadino, il San Marco, alla fondazione del partito comunista italiano", ha ricordato Potenti.

 

 

 

Il leghista ha poi ripercorso le vicende attorno al teatro, inaugurato il 24 luglio 1847 con il nome di Teatro Leopoldo, così chiamato fino all’Unità d’Italia, quando poi sarà intitolato a Carlo Goldoni. Negli anni ’80 del ventesimo secolo, invece, il teatro, dopo essere uscito indenne dai bombardamenti del secondo dopoguerra, prima rimase inagibile per un lungo periodo di tempo e poi venne acquistato dal comune e restaurato. Nel 2004 si tenne l’inaugurazione alla presenza del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con la nuova rappresentazione della Cavalleria rusticana.

 

 

 

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