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Netanyahu, grida e attacchi in Parlamento: "Ora, ora"

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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato contestato duramente nel corso di un discorso al parlamento. A inveire le famiglie degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra contro Hamas, 80 giorni fa. "Ora, ora", hanno gridato i parenti degli ostaggi in diversi momenti del discorso, mentre il primo ministro dichiarava che le forze israeliane avevano bisogno di "più tempo" per garantire il loro rilascio continuando le operazioni nel territorio palestinese. 

Intanto Netanyahu ha riferito che la guerra a Gaza "sarà lunga e non volge ancora al termine". E ancora, il premier israeliano ha detto di aver sentito da loro una netta volontà di "andare fino in fondo. Anche se sulla stampa e alle televisioni locali emergono perplessità, ha affermato, noi non cessiamo di combattere. E approfondiremo i combattimenti anche nei prossimi giorni. Dobbiamo avere pazienza, - ha concluso - restare uniti e perseverare nello svolgimento della nostra missione".

Da qui l'appello di Natale: "Ai nostri amici cristiani nel mondo buon Natale. Il Natale dovrebbe essere un momento di buona volontà verso tutti gli uomini e di pace sulla Terra. Ebbene, non abbiamo pace sulla Terra. Siamo di fronte a dei mostri. Mostri che uccidevano bambini davanti ai loro genitori e genitori davanti ai loro figli e che violentavano e decapitavano donne che bruciavano vivi i bambini e che hanno preso bambini in ostaggio".

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