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Varese tra siti Unesco, ville e tanta natura

A.V.
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Se si parla di Varese e della sua provincia non si può che partire da Monte San Giorgio, Isolino Virginia, Monastero di Torba e Sacro Monte di Varese. Ovvero i quattro siti Unesco che impreziosiscono un territorio affatto avaro di tesori. Partiamo da Monte San Giorgio, a cavallo del confine italo-svizzero in corrispondenza dei comuni di Porto Ceresio, Viggiù, Clivio, Besano e circondato da due rami del lago di Lugano.

È il più importante giacimento al mondo di fossili del Triassico Medio e infatti a Besano vi è un importante museo civico dedicato proprio ai fossili. La montagna, invece, offre percorsi escursionistici di interesse naturalistico e panoramico. Isolino Virginia è il più antico insediamento fra i “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”. Si raggiunge con una breve navigazione da Biandronno e vi regalerà ore imperdibili in un paesaggio bucolico dove regnano calma e poesia. Il Monastero di Torba sorse nel tardo Impero Romano con funzione difensiva e fu in seguito utilizzato da Goti, Bizantini e Longobardi. Attualmente è al centro di una ricerca storica interuniversitaria. Poco distante sorge il parco archeologico di Castelseprio che comprende un insediamento fortificato e il suo borgo, nonché la chiesa di Santa Maria foris portas, con i suoi leggendari affreschi.

Infine il Sacro Monte di Varese, un complesso devozionale eretto sul monte di Velate fra 1604 e 1698. Il percorso che fanno i pellegrini consta di una Via Sacra lunga circa 2 chilometri con 14 cappelle che illustrano e invitano alla meditazione sui misteri del Santo Rosario e si conclude nel Santuario di Santa Maria del Monte. Il percorso si può fare anche in funicolare. Anche Varese città merita una visita tra il centro storico ricco di portici e il Palazzo Estense, voluto da Francesco III d’Este, finemente decorato e con un bel giardino, che si unisce a quello di Villa Mirabello. Uscendo dalla città segnaliamo la Rocca di Angera con il Museo delle Bambole; l’eremo di Santa Caterina del Sasso è uno dei luoghi storici più affascinanti del Lago Maggiore. Fondato tra il XIII e il XIV secolo da un mercante del luogo, Alberto Besozzi. Durante una violenta tempesta, chiese aiuto a Santa Caterina e si ritrovò su una roccia sporgente sull’acqua, così, nel 1195, fece costruire una chiesetta in segno di ringraziamento per la grazia ricevuta dalla Santa. Anche la parte sud della provincia di Varese è ricca di cose da vedere: a Gallarate c’è il museo Maga con oltre 5.500 opere permanenti; a Busto Arsizio ci sono Villa Ottolini Tosi, il Santuario di Santa Maria in Piazza e la basilica di San Giovanni Battista; a Saronno il Santuario dedicato alla Beata Vergine con all’interno le opere di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari. E poi c’è il Museo del Tessile che vale la visita.

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