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Ballerine ai piedi dell'uomo, l'ultima follia della moda

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Luca Beatrice
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Chiedano agli ortopedici i danni che possono causare scarpe piatte, con una suola sottilissima, senza un plantare all’interno, se indossate da cristoni alti oltre un metro e ottanta e di peso considerevole. Proviamo a immaginare le ballerine, famose scarpe derivate dalla danza e dunque studiate per un pubblico femminile e neppure per intero ma solo il più leggiadro e aggraziato, ideale per slanciare una caviglia sottile, addirittura filiforme, che dal ballo assume la postura ad angolo, sennò recano lo sgradevole effetto barca slabbrata, ecco proviamo a immaginarle calzate da due tronconi dritti, con terminali ingrossati e ciò che è peggio, a evidenziare infiorescenze pilifere spesse come un dito. Un film dell’orrore, forse peggio. 

SEMPRE PIÙ IN VOGA
L’estate 2024 potrebbe essere quella delle ballerine da uomo a sentire magazine e influencer di settore, anche se la definizione risulta ossimorica. Le testate di moda ne parlano come dell’accessorio più desiderato, lo stilista Marc Jacob ne è letteralmente ossessionato e ne possiede decine di paia, marchi quali Marni, Miu Miu, Margiela, Dior Homme, Balenciaga, Gucci, le stanno mettendo in produzione, non suggerendone un solo uso bensì suggerendo la possibilità di abbinarle a diversi capi per le relative occasioni, il casual e lo sportivo associato all’abbigliamento maschile o unisex, mentre le tendenze più sciolte e anticonformiste non esitano a pescare dal guardaroba femminile, mettile con il tailleur tanto le differenze non contano più.

C’è il mondo della moda e c’è il mondo reale. Il primo corre, per opportunismo, dietro al fluido, al transgender, alla confusione tra sessi: stagioni fa era uscita la gonna da uomo e non eravamo in Scozia, però in giro se ne sono viste poco, a Sanremo con Mahmood, a Miami durante le feste dell’arte, ai pride LGTBQ+ e quant’altro, nel periodo carnevalesco. Dubito se ne siano vendute molte, anche se i “trendsetter” erano sicuri, la gonna indossata da individui di sesso maschile spaccherà. Non è successo.

Il mondo reale dice che tutto sommato le differenze sono ancora apprezzate e non solo nel guardaroba. Poi capita di trovare qualche omaccione barbuto con le unghie smaltate, piercing e monili su collo, dita e braccia, avvoltolato in vestaglie di seta, protetto da scialli muliebri dove la fragilità del gesto e della manina gesticolante sminuisce i chili di troppo. Ma nella vita vera l’uomo indossa ancora i pantaloni, asciutti o morbidi a seconda dell’età e della stazza, ai piedi calza scarpe solide e strutturate, le classiche stringate, lo stivaletto, si può persino tollerare il mocassino e per i più informali la sneakers, evoluzione della cara “scarp del tennis”.
Fermiamoci qua. Le ballerine proprio no.

Intanto perché fanno male alla schiena e poi perché non è vero che la moda è completamente intercambiabile; nonostante l’unisex sia stato lanciato nei lontani anni ’60, ci sono cose da uomini, ormai rinuncio alla parola maschi, e cose da donne e meno male che i vestiti si portano ancora dietro qualche preconcetto che al momento (quanto durerà?) sconsiglia a noi uomini di andare a lavorare in tutù, uscire la sera in tacco dodici, portare la guepière sotto la giacca.

Nelle foto delle sfilate, abbondantemente postate sui social, ne abbiamo viste di tutti i colori: rosa, dorate, stringate, con le perline e ovviamente nere che stanno bene con tutto. Oddio, quando le trovi abbinate a un paio di shorts ma le gambe sono quelle di un omone che nel frattempo si è depilato per togliersi gli ultimi residui di virilità, ti fai qualche domanda e cominci a dubitare di essere finito in un mondo sbagliato.

GOFFE E ANTIESTETICHE
Per carità, non si tratta di scelte sessuali -ci mancherebbe, ognuno faccia quel che vuole- ma dell’ultimo disperato tentativo di frenare il cattivo gusto in cui la moda, che dovrebbe essere artefice del bello o quantomeno proporne un’attenta lettura, ci ha fatto precipitare. Le ballerine sull’uomo non si possono vedere, sono antiestetiche, goffe e contro l’eleganza. Unica speranza, le stagioni passano in fretta e c’è da sperare le maison non tardino a ripresentare maschi con una tradizionale scarpa inglese, lasciando le ballerine alle giovani donne che se lo possono permettere e alle ragazzine che al saggio di danza sognano di diventare étoiles. Non sui caviglioni di un fuochista o di un giocatore di basket.

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