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Milano, la sharia in aula e i crocifissi banditi

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Statene sicuri, questa volta le vestali della laicità taceranno. O parleranno addirittura, come si è apprestata a fare Ivonne Cosciotti, sindaco del Pd di Pioltello, di un «atto di civiltà». Si è appreso ieri, infatti, che l’istituto comprensivo statale della cittadina alle porte di Milano ha deciso di restare chiuso il prossimo 10 aprile, in concomitanza con Eid-El-Fitr, la giornata che segna la fine del Ramadan, il mese sacro per i musulmani, per permettere agli studenti di religione islamica di celebrare la loro festività. È la prima volta che accade in Italia, un precedente che potrebbe essere presto imitato dagli istituti scolastici dell’intero Paese. Anche se Alessandro Fanfoni, il preside del comprensorio, ha motivato in modo pragmatico la decisione assunta, confermata dal consiglio d’istituto (forte presenza di studenti islamici e loro assenza di fatto dalle lezioni in quel giorno), non è difficile scorgere preoccupanti motivi culturali alla base di essa. Né è difficile prevedere che, nel dibattito che sta montando, ci sarà anche chi parlerà a sinistra di una scelta da considerarsi una forma di rispetto, di attenzione dovuta ad una minoranza religiosa consistente e alle sue tradizioni. (...)

 

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