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Livorno, lo skipper di Casarini sale in cattedra al liceo

Claudia Osmetti
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«A me sembra un fatto molto grave». Andrea Romiti non ha dubbi. È un consigliere comunale del gruppo misto, però iscritto alla Lega, di Livorno. Ma è anche il responsabile per il centro Italia del comitato “Il mondo al contrario”, ispirato (e infatti il nome dice tutto) al libro del generale Roberto Vannacci. È uno di quei toscani, Romiti, abituato a chiamare pane il pane e che, col suo accento marcato, non le manda a dire. È che gli è appena arrivata una circolare del liceo Federigo Enriques e stenta a crederci. Gliel’ha mandata la mamma di un ragazzino che frequenta quell’istituto, livornese pure lui, il liceo: si tratta di una decina scarsa di righe indirizzate agli studenti e alle famiglie di alcune (quattro, nello specifico) classi quarte. Oggetto: «Attività Progetto 25 aprile». Svolgimento (si diceva così, una volta, in classe): «Si comunica che, nel quadro delle attività previste dal Progetto 25 aprile, martedì 16 aprile, dalle ore 11 alle ore 13, le classi di indirizzo parteciperanno all’incontro “Difendere i diritti umani e non i confini”».

Che uno, fa notare Romiti, già al titolo rimane leggermente perplesso, ma la comunicazione continua: «Le studentesse e gli studenti incontreranno lo skipper milanese Tommaso Stella che ha comandato operazioni di salvataggio di naufraghi nel Mediterraneo e che porterà la sua testimonianza sulle violazioni dei diritti umani dei migranti e sul ruolo svolto dalle Ong». Seguono informazioni di carattere tecnico (il luogo dell’evento) e le firme sia della prof referente del progetto sia (come d’obbligo) dell dirigente scolastico.

 

 

 

IL CURRICULUM
Stella ha guidato, in passato, il veliero Alex, sul cui albero maestro sventolava la bandiera della ong Mediterranea che a capo ha l’ex leader dei disobbedienti (“disobbediente” ancora oggi) Luca Casarini: ma su questo ci torniamo tra poco. «È molto grave», dice, invece, subito, Romiti, «che ai nostri ragazzi, e per giunta a quelli che vanno a compiere diciotto anni e si apprestano a maturare, guarda un po’ le coincidenze visto che meno di due mesi dopo ci saranno le elezioni europee, si propone un modello di società che non corrisponde alla realtà».

«Le ong», spiega ancora il leghista, «con il loro operato non fanno che incrementare il fenomeno dell’immigrazione irregolare e questo è sotto gli occhi di tutti. Eppure, agli studenti della quarta liceo, adesso si va a raccontare una storia che non è vera e che è, come direbbe Vannacci, al contrario. Poi ci stupiamo di avere un mondo al contrario, ma se iniziamo a raccontarlo così è un’ovvia conseguenza. Tutto questo io lo trovo di una gravità assoluta».

Libero l’Enriques di invitare chi vuole e di promuovere i progetti che più gli garbano, per carità: siamo in un Paese libero e vivaiddio sarebbe uno scandalo l’opposto. Ma libero pure (e perla stessa ragione) Romiti di sollevare qualche obiezione: perché certo, mica ha tutti i torti quando sottolinea che la lezione buonista (pare senza contraddittorio, almeno stando alla circolare) con in cattedra gli attivisti alla Carola Rackete (il riferimento non è casuale: nel luglio del 2019 Stella, appunto sull’Alex, a bordo aveva 54 persone recuperate in mare più il suo equipaggio, ha forzato il blocco imposto dal governo italiano, allora era ministro dell’Interno il segretario del Carrocio Matteo Salvini, come aveva fatto poco prima la comandante Rackete, ormeggiando al molo di Favarolo, nell’Agrigentino) appare un tantinello fuori contesto.

 

 

 

MIGRANTI
E senza ricordare (ci siamo arrivati) che la Mediterranea, con la quale si è impegnato Stella cinque anni fa, quantomeno può essere considerata una ong chiacchierata visto che ha un procedimento aperto davanti al tribunale di Ragusa per il trasbordo dell’11 settembre del 2022 (Stella c’entra niente, sia chiaro), con la nave Mare Jonio che ha portato a terra 27 migranti recuperati da un mercantile ma, secondo l’accusa, non tanto per ragioni umanitarie (e infatti i reati contestati sono favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violazione del codice di navigazione).

È lo stesso Casarini che è finito a processo, per quei fatti, col Viminale costituito parte civile e altre cinque persone indagate assieme all’ex no-global. Eppure all’Enriques di Livorno non è la prima volta che Stella si presenta agli studenti: la cronaca locale riporta, infatti, di un primo incontro, il 27 gennaio dell’anno scorso, sempre nell’ambito del Progetto 25 aprile, con lui, Cristian D’Alessandro (soccorritore di Sos Méditerranée) e Cecilia Strada (per Resq-people saving people).

 

 

 

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