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Serena Mollicone, i Mottola tutti assolti

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Assolti per non aver commesso il fatto. Dopo 23 anni, l’assassino di Serena Mollicone non ha ancora un nome. I giudici della Corte d’Appello di Roma, tra gli insulti di amici e parenti della vittima presenti in aula, hanno letto il dispositivo con cui i componenti della famiglia Mottola, accusati a vario titolo del delitto, sono stati assolti per la seconda volta. Assolti anche i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale.

La procura aveva sollecitato 24 annidi carcere per l’allora comandante della stazione dei carabinieri di Arce, Franco Mottola, 22 per la moglie Annamaria e il figlio Marco. Secondo l’accusa, la studentessa venne abbandonata ancora agonizzante in un bosco dopo che era stata tramortita nella caserma di Arce, con un colpo sferrato sbattendole la testa sulla porta. «Sono amareggiata, questa non è giustizia» ha dichiarato a caldo la sorella di Serena Mollicone, Consuelo. «Giustizia è stata fatta» è stata d’altro canto la frase pronunciata in lacrime da Franco Mottola.

Qui a sinistra, Serena Mollicone, la studentessa 18enne uccisa ad Arce, in provincia di Frosinone: scomparve il 1º giugno 2001 e venne ritrovata morta due giorni dopo. Qui sopra a sinistra, Franco Mottola, l’allora comandante della locale stazione dei carabinieri, a destra suo figlio Marco e qui a lato la moglie Annamaria: i tre erano a vario titolo accusati del delitto.

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