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Sindaco arrestato per detenzione di armi e reperti archeologici

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Adesso è in carcere

Tatiana Necchi
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Una doppietta calibro 16, un fucile calibro 28 e un revolver calibro 40. Tutti privi di matricola. E non è finita: 18 cartucce calibro 38 special, un passamontagna e ben 57 metri di miccia a lenta combustione. Insomma un vero e proprio arsenale che ha messo nei guai Francesco Bussu, 52 anni, primo cittadino di Lodine in provicnia di Nuoro. L'uomo è accusato di detenzione illegale di arma clandestina e di reperti archeologici. Si perché nella sua abitazione sono state trovate anche  9 monete di epoca romana e una decina di frammenti di statue di periodo nuragico. I militari hanno rinvenuto anche un metal detector. Per lui si son aperte le porte del carcere: il sindaco è stato arrestato dai carabinieri di Ottana dopo una lunga serie di perquisizioni nel suo paese e a Gavoi. Nel dicembre 2008 Bussu, che è anche un insegnante, era stato aggredito ad Onifai da quattro uomini davanti alla moglie e alla figlia di 8 anni. In seguito a quei fatti fu ricoverato in ospedale per fratture costali scomposte. Le indagini portarono all'arresto di 3 persone.

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