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Sara e Andrea, i due alpinisti dispersi sul Monte Bianco: "Rischiamo di morire congelati"

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"C'è troppa nebbia, non vediamo niente, abbiamo perso l'orientamento. Rischiamo di morire congelati": con queste parole i due alpinisti italiani dispersi sul Monte Bianco da sabato, Sara Stefanelli e Andrea Galimberti, hanno chiesto aiuto ai soccorsi, dicendo di essere rimasti bloccati a circa 4.600 metri di quota e di essere a rischio ipotermia. Dopo la telefonata disperata, i loro cellulari si sono spenti. E di loro, da quel momento, non si ha più notizia. Le ricerche da parte delle squadre del soccorso alpino francese riguardano non solo i due italiani - lei ligure e lui lombardo - ma anche altri due alpinisti coreani. 

Purtroppo sia sabato sera che ieri, domenica 8 settembre, raggiungere la vetta per prestare soccorso è stato impossibile per via delle avverse condizioni meteorologiche. "A causa della situazione meteo non ci sono evoluzioni per il momento", hanno spiegato nelle scorse ore all'Ansa dal Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix, che si sta occupando delle ricerche. Sul massiccio del Bianco, a 4.750 metri di quota, la temperatura la notte scorsa è scesa oltre i -12 gradi. La speranza è che i due italiani siano riusciti a trovare un riparo oppure a scavare una buca nella neve.

 

 

 

Andrea Galimberti, ingegnere di 53 anni, è un grande appassionato di montagna, come si legge sul Corriere della Sera: avrebbe già scalato oltre 60 Quattromila metri sulle Alpi. Prima del Bianco, agli inizi di settembre, proprio con Sara Stefanelli, genovese di 41 anni, aveva raggiunto la vetta del Cervino. Lei invece si sarebbe avvicinata alla montagna più di recente.

 

 

 

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