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"Amanda è innocente"

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Mez uccisa da un solo killer

Silvia Tironi
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 "Amanda Knox è innocente. Non ha ucciso Meredith Kercher". Al ternone della loro arringa, gli avvocati della studentessa americana, accusata insieme a Raffaele Sollecito e a Rudy Guede dell'omicidio di Mez, hanno chiesto il proscioglimento della loro assistita: gli elementi a carico di Amanda, secondo i due avvocati "sono insufficienti e non idonei a sostenere l'accusa in giudizio". Ghiega e Dalla Vedova si sono detti "sereni e tranquilli" e attendono "con fiducia la decisione del Gup". I due legali hanno poi spiegato la loro ricostruzione della notte dell'omicidio: "Meredith Kercher venne uccisa da un unico aggressore che non era Amanda Knox. È stata una persona robusta che ha immobilizzato la vittima in posizione supina bloccandole le gambe, chiudendo le vie aeree e poi giustiziandola con un colpo di coltello" e si sono affrettati a concludere "Non spetta a noi dire chi è". I legali della Knox hanno infine asserito che il coltello utilizzato per l'omicidio non è quello indicato dall'accusa, con il Dna di Amanda sul manico e quello di Mez sulla lama. Per quanto riguarda Rudy Guede, che ha chiesto il rito abbreviato, l'avvocato Nicodemo Gentile ha ribadito che "gli elementi sul presunto concorso tra gli imputati sono inesistenti a questo riguardo non c'è un elemento certo. Siamo sempre più convinti dell'infondatezza dell'accusa in particolare per la mancanza del concorso tra gli imputati". Per quanto riguarda Raffaele Sollecito i suoi difensori si preparano a utilizzare strumenti telematici, mostrando in aula video e audio al fine di dimostrare la sua innocenza, per altro professata sin dall'inizio dal ragazzo. L'arringa del collegio difensivo del giovane pugliese è in programma venerdì, alla ripresa delle udienze. I legali intendono utilizzare anche lavagne luminose, proiettori e cavalletti per illustrare al meglio la loro posizione. Intanto il comitato di presidenza del Csm haaperto un fascicolo sul processo per l'omicidio avvenuto a Perugia della studentessa inglese Meredith Kercher dopo l'esposto presentato da un'avvocatessa statunitense dove si chiede di trasferire il processo negli Usa. La pratica è stata ora affidata alla prima commissione di palazzo dei Marescialli. L'apertura di un fascicolo sull'esposto dell'avvocatessa americana costituiva "un atto dovuto", spiegano a Palazzo dei Marescialli, come accade nei casi di denunce presentate al Csm da privati cittadini. La pratica però potrebbe essere presto destinata all'archiviazione; almeno se la richiesta del legale statunitense è solo quella di spostare il processo sull'omicidio di Meredith fuori dall'Italia.

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