La storia del delitto di Garlasco è anche la storia di tre madri che soffrono, ciascuna per un motivo diverso. I protagonisti della vicenda, all'epoca dei fatti, erano ancora giovanissimi. Dopo 18 anni dall'omicidio di Chiara Poggi, sono diventati a tutti gli effetti degli adulti. Ma le ferite aperte nei loro cuori -soprattutto in quelli dei genitori - sono difficili da rimarginare. Facciamo un esempio. Rita Preda Poggi, la madre della vittima, sente sulla propria pelle tutto il disagio dovuto alle decine di curiosi che si affollano davanti a casa sua. "È assurdo quello che sta succedendo, davvero è qualcosa che mi fa rabbrividire - ha spiegato Nadia, un'inquilina della stessa strada -. Vengono. Si fanno i selfie. Fanno i loro bisogni qui fuori. I miei cani sono in continuo allarme. Credo di aver chiamato i carabinieri più volte in questi cinque anni in via Pascoli che in tutto il resto della mia vita".
Poi c'è quella di Andrea Sempio. Secondo gli investigatori, il suo alibi di ferro - il ticket di un parcheggio - sarebbe stato acquistato da sua madre. E pare che la signora conoscesse molto bene "quel vigile del fuoco" di cui si parla in questi giorni. Come riporta La Stampa, pare di capire che la madre di Sempio, secondo la nuova pista, avesse un'amicizia con il pompiere di Vigevano. E che potrebbe essere stata lei, quindi, e non il sospettato, a fare quel viaggio a quell'ora precisa del 13 agosto 2007.
Andrea Sempio e "la scena del crimine". Garlasco, oggi gli interrogatori: cambia tutto?
Ripartire dalla scena del crimine. Le domande per Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, convocato oggi in P...Infine, la madre di Alberto Stasi: l'unico condannato per l'omicidio di Chiara Poggi. La signora Elisabetta Ligabò Stasi si è sfogata così: "È vergognoso quello che sta emergendo. Non trovo altre parole: vergognoso. Io non ho mai dubitato dell'innocenza di Alberto, neppure per un minuto. Spesso mi domando come mio figlio abbia fatto a reggere il peso in tutti questi anni carcere, ma nessuno gli restituirà la vita perduta".