"Non ce ne frega niente... della tua bici, delle tue scarpe e dei tuoi vestiti, perché comunque... insomma si sono fatti capire no! Ok mi sta bene però... c'è da vedere anche il lato umano di tutta la storia": queste le parole con cui, il 12 febbraio 2008, Stefania Cappa, gemella di Paola e cugina di Chiara Poggi, si sarebbe lamentata al telefono con un amico dopo la comparsa dei carabinieri a casa sua. Lo riporta il Termpo. Le forze dell'ordine, all'epoca, non sarebbero state interessate a sequestrare la sua bici nera, le scarpe e i vestiti, perché il testimone che aveva fatto il suo nome, parlando di una ragazza che la mattina del 13 agosto 2007 (giorno del delitto di Garlasco), tra le 9.30 e le 10, andava a "zig zag" con in mano "un piedistallo tipo da camino-canna da fucile con in testa una pigna", era stato considerato inattendibile. Quest'ultimo, infatti, a un certo punto aveva ritrattato dicendo di essersi inventato tutto.
Alle gemelle Cappa, non indagate nel caso, i carabinieri avrebbero chiesto invece il tutore di Paola, che qualche tempo prima era caduta della bici facendosi male a una gamba. A quel punto Stefania se la sarebbe presa con loro per questa richiesta: "Gli ho detto... loro mi conoscono sanno che sono una testa calda, gli ho detto: 'voi sapete come sono io... e comunque io so... ho sempre collaborato con voi nel massimo del rispetto e tutto quello che volete, comunque se ho il carattere così è perché sono le situazioni che mi hanno resa così... quando vi trovate una sorella in quelle condizioni, una madre che si considera un po' una fallita perché ha una figlia così e quando ti ritrovi di dover rispondere alla domanda di mia zia: come mai la Chiara (Poggi,ndr) non c'è più?... Vorrei vedere voi se foste al posto mio... se di fronte a questa cosa che state facendo non vi incazzereste!".
Garlasco, ecco chi è il superteste
A viso aperto. Maglietta nera sotto a un maglioncino di lana che sembra sferruzzato a mano, occhi chiari, testa calva. S...Davanti alla sua presa di posizione, avrebbe spiegato sempre la Cappa, i carabinieri "si sono scusati... e mi hanno detto: E ma tu Stefania devi pensare che comunque se noi siamo venuti qua a farlo e... non lo abbiamo fatto sei mesi fa è perché non ce ne frega niente quella cosa lì se c'è nel fascicolo e basta... non ce ne frega niente della tua bici, delle tue scarpe e dei tuoi vestiti...". A quel punto la Cappa avrebbe replicato: "Allora se volevate solo il tutore perché non siete venuti... a prendervelo sei mesi fa quando è successo il delitto? E loro mi hanno detto: è perché se fossimo venuti immagina cosa avrebbero detto i media?".