La polizia di Padova ha identificato e segnalato alla Procura della Repubblica per i minorenni, due delle quattro ragazzine, rispettivamente una 13enne e una 15enne, che, per futili motivi, avrebbero minacciato e ingiuriato, anche con frasi a sfondo razzista, una donna cinese, titolare di un bar nei pressi della stazione ferroviaria. La reazione delle due giovani sarebbe scattata dopo che la donna ha vietato a una delle ragazze di giocare alle macchinette proprio perché minorenne. Di fronte a tale diniego la minore, di 13 anni, di origine albanese, avrebbe colpito alla testa la donna cinese con il suo telefono cellulare e poi, con il concorso delle altre tre ragazzine, l'avrebbe aggredita con calci e pugni, strappandole anche intere ciocche di capelli.
La seconda giovane, identificata e indagata in stato di libertà, è una quindicenne marocchina, nei cui confronti il questore della provincia di Padova, Marco Odorisio, aveva già adottato ad agosto scorso la misura di prevenzione del Daspo urbano, che ha violato in occasione dell’aggressione, e pertanto nei suoi confronti ha disposto la nuova misura di prevenzione dell’avviso orale.
Baby rom sprangano il bimbo? Ecco perché non si può fare nulla
Ovviamente è un discorso molto complesso e non riguarda una sola etnia. Epperò è un dato che nelle ...Sul punto il Questore ha evidenziato come “dopo l’episodio di fine agosto, quando un gruppo di 5 ragazzine minorenni, con una di loro appena 13enne, avevano bullizzato una disabile in zona stazione, un altro episodio di violenza minorile gratuita con protagoniste, in negativo, 4 ragazzine, una anche qui 13enne, che si sono accanite contro la titolare di un bar per aver fatto loro presente che in quanto minorenni non potevano accedere alle slot-machine. E proprio in ragione di questi episodi violenti che è sempre costante l’attenzione rivolta al fenomeno della devianza giovanile e della criminalità minorile, dove si abbassa sempre di più l’età dei giovanissimi, anche sotto la soglia dei 14 anni, che si caratterizzano per condotte antisociali o penalmente rilevanti. In pratica per intercettare i primi segnali di devianza per interrompere il ciclo della violenza e scongiurare la deriva criminale. Condotte molto spesso gratuitamente agite in gruppo contro persone singole o maggiormente vulnerabili, in assenza di una reale motivazione ed avente lo scopo di prevaricare ed assoggettare il prossimo con la violenza”.