Polemica a Verona, dove quattro 13enni si sono tappati le orecchie mentre il prete benediva la loro scuola. È accaduto lunedì mattina nel rinnovato parco delle scuole medie di Cerea quando quattro ragazzini - tutti di nazionalità straniera e di religione musulmana - non hanno voluto ascoltare la benedizione del sacerdote. Una scelta che i 13enni hanno giustificato come un precetto religioso per cui non è consentito ascoltare preghiere di altri credo.
Eppure il sindaco di FdI Marco Franzoni ha definito quello dei ragazzi "un gesto grave, irrispettoso e inaccettabile, che offende la nostra comunità e la nostra identità, fondate su valori e tradizioni che affondano le radici nella cultura e nella fede cattolica. Il rispetto è alla base della convivenza civile, ma deve essere davvero reciproco. La tolleranza non può essere a senso unico".
Non diversa la posizione dell’eurodeputato leghista Paolo Borchia che ha affermato: "L’appartenenza ad un credo diverso non giustifica la mancanza di rispetto per un rito religioso. Questo gesto, commesso da giovani probabilmente nati in Italia e comunque qui cresciuti e istruiti, è sintomatico della volontà, intrinseca nella famiglia, di non desiderare una reale integrazione che non può esistere senza il rispetto della cultura del paese ospitante".
Pd, dalla piazza comunista alla piazza islamista
Caro direttore, chi le scrive non è politicamente schierato in nessuno dei due schieramenti che dividono oggi l&r...E ancora una volta a prendere le difese dei ragazzi ci ha pensato il Pd. Alessio Albertini, vice segretario dem e sindaco di Belfiore, è intervenuto così: "Se nel caso specifico dovesse esserci stata una mancanza di rispetto verso il parroco, è giusto che sia data una sanzione equilibrata. Mi resta la sensazione che si possa essere trattato più di una bravata adolescenziale che di un episodio di intolleranza religiosa".