"Quattro-cinque uomini sono comparsi all’improvviso mentre eravamo in auto": a parlare è il ragazzo della 19enne violentata nel parco Tor Tre Teste di Roma, mentre lui veniva tenuto fermo. Sentito dagli investigatori poco dopo l’aggressione subìta vicino all’ex campo da calcio, il giovane di 24 anni, ancora scosso, ha raccontato: "Ci hanno minacciati di morte". I fatti risalgono alla notte del 25 ottobre scorso in una zona isolata del parco pubblico.
La coppia è riuscita a identificare tre aggressori, che infatti poi sono stati arrestati. Gli altri due invece sono ancora in fuga. La 19enne, sentita anche lei dalla polizia, ha fornito la sua versione dei fatti: "Sono entrati in auto dopo aver sfondato un finestrino e mi hanno preso il telefonino che stava sul sedile, mi sono allungata per riprendermelo e a quel punto uno di loro mi ha afferrato per un braccio e mi ha trascinato fuori. 'Adesso vieni con me o ti ammazzo', mi ha detto, portandomi a forza verso gli alberi. Ma non era da solo, c’era un altro con lui che controllava che non arrivasse nessuno". La coppia aggredita si era conosciuta da poco tempo sui social e aveva cominciato a frequentarsi.
Oggi Tor Tre Teste, dopo gli stupri dell’agosto scorso su una 44enne appena uscita da un locale e su una 60enne che all’alba portava a spasso il cane, viene considerato ancora uno dei quartieri romani più a rischio per le donne. Nei mesi passati, infatti, i residenti avevano pensato di organizzare delle ronde notturne, che però sono state vietate dal V Municipio.