A Firenze, in pieno centro (via Solferino, zona ex Teatro Comunale), un uomo tunisino di circa 30 anni ha teso un agguato alla moglie 29enne, da cui è in fase di separazione. L’ha sorpresa alle spalle e l’ha sfregiata al volto con numerose coltellate, rischiando di accecarla. Le urla della donna hanno attirato i passanti, che hanno messo in fuga l’aggressore; i carabinieri lo hanno però bloccato poco dopo, ancora con il coltello in mano.
La vittima, già un anno fa aveva denunciato il marito per violenze fisiche e psicologiche, poi aveva ritirato la querela ed era andata a vivere altrove. È stata medicata al pronto soccorso di Santa Maria Nuova con 20 giorni di prognosi e per lei è scattato il percorso protetto del “codice rosa”. L’uomo, regolarmente residente nel Mugello, è in carcere per lesioni gravissime e maltrattamenti in famiglia.
Poche ore dopo, sull’autostrada A16 Napoli-Canosa, in provincia di Avellino, un altro marito ha fermato il furgone in una piazzola di sosta e ha tentato di strangolare la moglie davanti al figlio di soli 3 anni. Il pianto disperato del bambino ha attirato una pattuglia della Polizia Stradale: gli agenti hanno trovato la donna priva di sensi e l’uomo in stato confusionale che gridava «Aiutatemi, l’ho ammazzata». Grazie alle immediate manovre di rianimazione la donna è stata salvata e trasportata in ospedale; il piccolo è stato affidato a personale femminile della Polizia. L’uomo è stato arrestato per tentato omicidio, sequestro di persona e maltrattamenti.