"I fatti smentiscono quanto scritto nel comunicato, che sono certo non è farina del sacco di Nathan e Catherine, giacché il sindaco Masciulli è testimone di tutti i loro rifiuti": Giovanni Angelucci, l'ex avvocato dei coniugi australiani che hanno scelto di vivere nel bosco insieme ai tre figli a Palmoli, lo ha detto a proposito della lettera nella quale la coppia smentisce di aver rifiutato gli aiuti offerti. Uno degli aiuti era stato proposto dal sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, che aveva offerto loro una casa gratis in centro. Nel frattempo, il Tribunale dei minori ha deciso di allontanare dai genitori i tre bambini, di 6 e 8 anni, facendoli trasferire in una struttura protetta, non giudicando adeguato l'ambiente in cui stavano crescendo.
"In ogni caso mi dico sinceramente molto contento di leggere di questa loro apertura verso l'esterno", ha proseguito l'avvocato. Che poi ha aggiunto: "Evidentemente ho ottenuto il risultato sperato e col mio comunicato di rinuncia all'incarico difensivo ho messo in luce una volta per tutte quali fossero le vere criticità e li ho fatti ragionare finalmente, sebbene non fossi più il loro legale. Dovevo dare una scossa e ci sono riuscito. Sempre e solo per il bene primario dei tre bambini".
Nella lettera in questione, che i coniugi hanno mandato alla stampa e che è stata diffusa dai loro nuovi avvocati, Nathan e Catherine hanno scritto: "Ancora questa mattina continuiamo a leggere su alcune testate giornalistiche che saremmo testardamente arroccati su posizioni intransigenti e rigide e che staremmo rifiutando il supporto di istituzioni e privati che mettono a nostra disposizione abitazione alternative. Non è assolutamente vero".