Matera, 32enne muore dopo parto gemellare
La donna, dopo aver dato alla luce i due neonati, è stata trasferita in rianimazione dove è deceduta. L'Asl ha aperto un'inchiesta
Un'altra tragedia in sala parto. Una donna, di 32 anni, è morta, nella mattina di oggi, all'ospedale di Policoro, a Matera, dopo un parto cesareo gemellare. L'azienda sanitaria locale ha subito aperto un'inchiesta per individuare le ragioni del decesso. La 32enne è deceduta alle 9.10 di oggi nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dove, questa notte, con parto cesareo, aveva dato alla luce i due gemelli. A seguito delle complicanze dell'intervento era quindi stata immediatamente trasferita nella rianimazione della stessa struttura ospedaliera, ma a nulla sono valsi i tentativi dei sanitari che hanno cercato di ripristinarle le funzioni vitali per salvarla. Il Direttore generale dell'Asl, Vito Gaudiano, si è recato nel presidio sanitario per incontrare i parenti della donna, rassicurandoli circa "la verifica del'intero percorso clinico e sulle eventuali singole responsabilità". Gaudiano avrebbe anche incontrato i responsabili delle unità operative che hanno assistito la donna durante l'intervento chirurgico, chiedendo loro una relazione scritta urgente.Intanto i Nas, allertati dalla Commissione, hanno già avviato una verifica su quanto accaduto all'ospedale di Policoro. I risultati dell'istruttoria, insieme a quelli di Messina, saranno presentati alla prima riunione dell'ufficio di presidenza convocata per martedì 14 settembre. Ad affermarlo è Ignazio Marino in una nota della Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale. "Temo - avverte il presidente della Commissione - che si stia sottovalutando una situazione che non esito a definire d'emergenza: confermo il mio personale impegno e chiedo che tutte le istituzioni si sentano seriamente obbligate a collaborare per il bene della nostra sanità". Nella nota Marino cita i nomi di "Rosalba, Laura, Eleonora. Queste tre mamme vittime ci allertano sulla situazione sempre più sconfortante della sanità italiana".