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Diossina, primi sequestri

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in Emilia e Campania

Dario Mazzocchi
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Si allarga l'allarme diossina dopo che l'Unione europea ha sottolineato il rischio che ad essere stata contaminata sia stata anche quella bovina. L'annuncio è arrivato dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. In Italia nel frattempo è scattato il primo sequestro di carne suina: “Sono entrate 22 partite di carne suina proveniente dall'Irlanda dopo il primo settembre, ma sono state immediatamente sequestrate”, ha dichiarato il sottosegretario Martini. “Attraverso l'allerta rapida europea il nostro paese si è attivato e ha sequestrato, su tutto il territorio, 22 partite di carne suina proveniente dall'Irlanda ed entrate nel nostro paese dopo il primo settembre”. Nel frattempo la Col diretti ha voluto rassicurare i consumatori italiani, ricordando che dall'Irlanda è giunto in Italia solo lo 0,3% delle carni di maiale. In Emilia e Campania si sono registrati i primi sequestri. Da settembre, in Emilia-Romagna dall'Irlanda sono arrivate 255 tonnellate di carne, destinata a sei stabilimenti. Si è accertato che parte delle carni oggetto di allerta sono già state lavorate insieme ad altre per produrre prodotti di salumeria e parte è ancora in giacenza nelle celle frigorifere delle ditte. La carne è stata posta sotto sequestro, così come sotto vincolo sono stati messi i salumi in fase di stagionatura. Quattro partite di carne suina importata dall'isola britannica sono state sequestrate anche in Campania. Lo ha reso noto l'Istituto zooprofilattico di Portici. La carne, diretta ai mercati di Baiano (Avellino), sarà esaminata nei prossimi giorni per accertare l'eventuale presenza di concentrazioni di diossina oltre i limiti consentiti. E' invece una richiesta quella avanzata dalla Fedeagri. “Dopo questo nuovo caso di allerta sanitaria proveniente dall'Irlanda, riteniamo non sia più rinviabile procedere a rendere obbligatoria l'etichettatura d'origine su tutti i prodotti alimentari”, ha affermato il presidente Paolo Bruni. “La scorsa settimana - prosegue Bruni - abbiamo ribadito al Ministero la necessità di dar seguito a quanto già stabilito dal Protocollo d'intesa della filiera per giungere all'obbligo d'origine anche per la carne suina. I consumatori d'altronde devono essere informati che le cooperative italiane utilizzano solo materia prima nazionale”. Il Codacons chiede di avviare subito i controlli in tutta Italia su zampone e cotechino: “Chiediamo ai Nas - ha detto il presidente Carlo Rienzi - di effettuare controlli a campione nei negozi di tutto il paese su confezioni di zampone e cotechino, sulla base del principio di precauzione”.  La polizia irlandese, intanto, ha aperto una inchiesta per cercare di individuare la causa dell'allarme. La fonte sembra essere dell'olio industriale finito in una macchina utilizzata per asciugare il mangime presso la Millstream Power Recycling, una ditta della contea di Carlow che trasforma prodotti alimentari di scarto in cibo per i maiali. Sono 12 i Paesi dell'Ue coinvolti dall'allarme. Oltre all'Italia ci sono Germania, Olanda, Polonia, Svezia, Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Gran Bretagna, Portogallo, Cipro. A questi si aggiungono Giappone, Russia, Singapore, Stati Uniti, Canada, Svizzera, Cina, Hong Kong, Corea del Sud.

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