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Formigoni boccia Freccia Rossa

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Troppi disagi, pronti al blocco

Silvia Tironi
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Stava andando tutto troppo bene. La presentazione di sabato, con l'invito alla stampa, per il primo viaggio da Milano a Bologna in soli 65 minuti. Oggi le cose hanno cominciato, di già, a peggiorare. Qualche problema tecnico, dovuto probabilmente al debutto della Freccia Rossa, disagi ai quali si può sempre rimediare. Invece l'affare si va complicando, al punto che dal Pirellone, sede della Regione Lombardia, minacciano azioni clamorose. E la Freccia è già un po' spezzata. “Le cose non hanno funzionato come dovevano”, sono le parole del governatore lombardo, Roberto Formigoni. Che non si è detto affatto soddisfatto dall'avvio del servizio Alta velocità. A fargli eco è l'assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità, Raffaele Cattaneo. “Sono stati registrati ritardi e la soppressione di alcuni treni – ha proseguito Formigoni -  mentre altri erano pieni quasi oltre il limite della loro capacità. Scriverò personalmente ai vertici di Trenitalia per esigere il rispetto integrale degli accordi sottoscritti nei giorni scorsi”, ha concluso riportando alla ribalta la polemica dei pendolari che già sabato, in Stazione Centrale a Milano, avevano manifestato contro i disagi ai quali sarebbero andati incontro. Se sul fronte trasporti non si registrerà alcun miglioramento, “siamo pronti ad azioni clamorose” ha tuonato Cattaneo. Sulla base del monitoraggio compiuto dalla Regione Lombardia, è stato soppresso l'Eurostar delle 7.40 da Brescia “che era il primo - ha aggiunto l'assessore - che avrebbero potuto prendere i pendolari”. A questa si aggiungono altre due soppressioni da Bergamo via Carnate e uno da Como. L'assessore ha poi aggiunto che “non è stato effettuato il treno da Piacenza che avevamo concordato come Regione Lombardia e Regione Emilia”.

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