Frana sulla Salerno-Reggio
I geologi: noi inascoltati
E' franata una collina sulla già martoriata Salerno-Reggio Calabria. E l'autostrada maledetta ha fatto altri morti: due, tre feriti, uno grave. Tornavano a casa dopo aver partecipato ad un torneo di calcetto amatoriale aziendale a Terni. Le due persone morte sono Nicolino Pariano, di 59 anni, e Danilo Orlando, 27 anni, entrambi di Catanzaro. eErano tutti dipendenti della società Eon, che gestisce impianti elettrici. Tra gli svincoli di Rogliano e Altilia il furgone è stato travolto dal fango e dai detriti. Il personale dell'Anas e gli agenti della polizia stradale, che si trovavano casualmente nella zona per un servizio di controllo a causa del maltempo, hanno visto la frana e il mezzo che è stato travolto dal fango. Immediatamente sono stati attivati i soccorsi.La colata di fango si è riversata sul chilometro 283: larga sessanta metri, ha investito in pieno il furgoncino. Ora l'autostrada è chiusa tra gli svincoli di Cosenza Nord e Falerna. La carreggiata sud è ancora invasa dai detriti. «Più volte abbiamo lanciato l'allarme sulla devastazione del territorio calabrese, ma nessuno ci ha mai ascoltato facendo riferimento alla frana ad Altilia Grimaldi che ha provocato due morti. «Quello che è successo la scorsa notte è da terzo mondo perchè non si può morire per una frana sull'autostrada. In Calabria c'è un territorio devastato, esposto fortemente al rischio ideogeologico. A questo si aggiungono la malagestione del territorio e l'incuria dell'uomo. Il fatto è che ogni volta che cerchiamo come geologi di sensibilizzare le istituzioni su questo problema ci scontriamo con un muro di gomma perchè non ne viene percepita l'importanza». La procura della Repubblica di Cosenza ha avviato una indagine. Al momento il fascicolo è contro ignoti e riguarda le ipotesi di reato di disastro colposo e omicidio colposo plurimo.