Pdl nel pallone
Galli candidato a Firenze
Silvio Berlusconi ci prova di nuovo, a stupire tutti. E dopo essersi inventato le candidature di Gianni Chiodi in Abruzzo e di Ugo Cappellacci in Sardegna, ha in serbo una nuova sorpresa per le elezioni comunali di Firenze. Stavolta, più che dal cilindro, l'uomo viene fuori dalle figurine Panini: sarà Giovanni Galli, ex numero uno del Milan dei tempi d'oro, a sfidare Matteo Renzi, il candidato del Partito democratico. In principio fu Chiodi «il bello» (definizione del suo pigmalione), poi toccò a Cappellacci, figlio del commercialista del Cavaliere. Ora, per provare a proseguire il filotto, ad Arcore si affidano alla formazione del Milan degli anni Ottanta, quello di Arrigo Sacchi. Numero uno, tra i pali, Galli Giovanni. «Ho dato la mia disponibilità a valutare l'ipotesi di una candidatura», afferma l'ex calciatore, oggi commentatore di Mediaset e uomo impegnato nel sociale. Il sigillo arriverà soltanto dopo un colloquio col presidente del Consiglio. Questione di ore. Ma il Pd non sembra preoccuparsi più di tanto: "Giovanni Galli? È un ottimo candidato, una persona seria che stimo. La speranza è fargli un gol perchè abbiamo una squadra più forte". Cosi Matteo Renzi, Pd, presidente della Provincia di Firenze e candidato a sindaco della città: "Galli qualche gol lo ha preso, anche a Firenze", aggiunge, mantenendo la metafora calcistica, e poi affoda: "Non farò una campagna elettorale di polemiche e litigi, ma questo non vuole dire che non gli faremo gol, e magari anche una doppietta". Il fatto che tutti i candidati del Popolo della Libertà escano dal vivaio del Cavaliere, però, incomincia ad infastidire gli alleati. Salvatore Dama su LIbero di martedì