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Caffarella, gip non convalida

ma Loyos resta in carcere

Silvia Tironi
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Resta in carcere Alexandru Loyos (foto), 20 anni, uno dei due romeni accusato e poi scagionato dall'accusa dello stupro ai danni di una quattordicenne in giorno di San Valentino, nel parco romano della Caffarella. Il gip ha stabilito la custodia cautelare per il reato di calunnia neiconfronti della polizia rumena, accusata - "ingiustamente", sostiene ilpm - di averlo picchiato. La nuova ordinanza di custodia cautelare", haspiegato il magistrato, "è stata emessa perchè ricorrono i presuppostidi "gravi indizi di reato e il pericolo di fuga". Secondo la Procura, la decisione del Gip "non esclude completamente ilcoinvolgimento dei due nei fatti del 14 febbraio scorso. Il giudice -ha detto il pm Vincenzo Barba - ha ritenuto che non ci siano elementiper sostenere che i due romeni siano estranei allo stupro avvenuto nelparco della Caffarella. Allo stesso tempo ha considerato gravi gliindizi relativi alle accuse rivolte alla Polizia romena. Non c'è nulla,infatti, che possa far ritenere che l'indagato sia stato pestato ominacciato". In carcere resta anche il presunto complice di Loyos, Karol Racz, in quanto accusato dalla Procura dello stupro di Primavalle,  nonostante i primi esami suireperti biologici raccolti sul luogo della violenza sessuale sembra loabbiano già scagionato.

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