Scuola: Anief, su assunzioni Cdm ratifica numeri al ribasso
Roma, 9 ago. (Labitalia) - "Il contingente autorizzato è molto al di sotto delle aspettative: tra gli insegnanti si poteva fare molto di più, considerando che ci si è fermati al mero turn over, che vi sono 50 mila posti di sostegno liberi più altrettanti su disciplina vacanti e che si è penalizzato ancora una volta il Sud; pure tra gli assistenti amministrativi e tecnici, come per i collaboratori scolastici, i conti non tornano, perché si è attuato un programma di assunzioni in ruolo che copre solo la metà dell'organico di diritto e che non tiene conto di altre diverse migliaia di posti in organico di fatto che continueranno ad andare a supplenza". Così il sindacato Anief commenta l'autorizzazione approvata dal Cdm ad assumere, a tempo indeterminato, per l'anno scolastico 2018/19 su posti vacanti e disponibili, 57.322 unità di personale docente, di cui 43.980 docenti su posto comune e 13.342 docenti su sostegno; 46 unità di personale educativo; 212 dirigenti scolastici; 9.838 unità di personale Ata. "Per ciò che riguarda i dirigenti scolastici, invece, si assumono un pugno di vincitori di concorso, senza pensare - avverte - che vi sono quasi 2 mila reggenze da coprire e che, per evitare di andare incontro a un annus horribilis dal punto di vista organizzativo, si sarebbe benissimo potuto dare sia la possibilità di confermare i presidi pensionandi, sia avviare un corso riservato ai ricorrenti della selezione 2011". "Ma c'è un dato sulle assunzioni altrettanto importante e di cui pochi parlano: è quello che riguarda le immissioni in ruolo del personale educativo, per le quali il ministero dell'Economia non ha tenuto conto della richiesta presentata dal Miur di autorizzarne 77, concedendone appena 46", aggiunge. Per Marcello Pacifico (Anief-Cisal), “quella presa sulle assunzioni degli educatori è una decisione che ci lascia sconcertati, perché l'amministrazione procede soltanto con l'autorizzazione per le immissioni in ruolo di un posto su dieci in organico di diritto; mentre continua l'esclusione dalle procedure concorsuali riservate, dopo che la 'Buona Scuola' aveva ignorato la presenza degli educatori, come se fossero docenti di un altro Paese". "Se non ci saranno integrazioni nel contingente del personale educativo, Anief è pronta sin d'ora a ricorrere nei tribunali del lavoro per il risarcimento dell'ennesimo danno gratuito arrecato alla categoria. Il nostro sindacato ha anche intenzione di rivolgersi pure al Tar per il mancato avvio dei concorsi pubblici riservati", annuncia.