Turismo: Pm Italia, su affitti brevi leggi ci sono ma tutti devono rispettarle
Roma, 14 ago. (Labitalia) - “Siamo i primi a contrastare l'abusivismo nel settore delle locazioni brevi facendo formazione e spiegando a chi opera sul mercato a vari livelli che agire onestamente e in piena trasparenza conviene sempre e comunque. Il vero problema è però un altro: abbiamo bisogno di leggi chiare, semplici e di facile applicazione, ma soprattutto che vincolino tutti gli operatori, non solo noi italiani che dal primo momento abbiamo applicato le nuove norme, trattenendo e versando le imposte e comunicando i dati a chi di dovere”. Lo afferma Stefano Bettanin, presidente di Property Managers Italia. “Se l'andazzo è quello di fare una legge, peraltro piena di punti non chiari richiamati strategicamente da tanti per dimostrarne l'inapplicabilità - continua Bettanin, che guida l'associazione nazionale di categoria che rappresenta quanti agiscono sul mercato in maniera professionale e legale - e poi annacquarla con proroghe e deroghe varie, allora è come gridare 'Al lupo al lupo'". "I dati sulle locazioni brevi andavano comunicati a giugno, a un anno esatto dall'entrata in vigore della nuova legge che regolamenta il settore ma c'è stata una proroga al 20 agosto", ricorda. "Ecco, io dico che, se non ci fosse stata questa dilazione - avverte - e tutti avessero fatto quel che la legge prescrive nei tempi stabiliti, non ci sarebbe stato bisogno di alcun controllo per stanare gli abusivi e la GdF avrebbe potuto dedicarsi ad altro". "Come del resto - prosegue - Federalberghi con cui a più riprese abbiamo cercato il confronto sul tema ma ahimè invano. E che dire del ricorso presentato davanti al giudice amministrativo su cui si sta attendendo da più di un anno una pronuncia definitiva che dovrebbe mettere chiarezza sulla portata applicativa della legge entrata in vigore a giugno dell'anno scorso?". “Per fortuna a breve incontreremo il ministro del Turismo Centinaio e gli altri esponenti dell'esecutivo titolati ad intervenire sul tema: siamo pronti a collaborare per creare un mercato legale, virtuoso e trasparente, volano strategico per l'economia italiana, basato però su leggi semplici a cui tutti debbano attenersi e che facciano decollare una volta per tutte la parte sana di questo mercato, che noi rappresentiamo, anziché soffocarla”, conclude.