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Moda: Ied e Detox insieme per progetto 'The time is now!'

AdnKronos
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Firenze, 7 gen. (Labitalia) - La moda sostenibile non può più essere considerata solo un trend momentaneo, ma al contrario una necessità urgente. A lanciare una call to action su questo tema, in occasione di Pitti Immagine Uomo 95, è l'Istituto europeo di design, che avvia insieme al Consorzio italiano implementazione Detox-Cid e Greenpeace Italia il progetto 'The Time is Now!'. Partner d'eccellenza il Consorzio Detox che si lega a Ied dopo aver aderito, nel 2016, alla campagna Detox promossa da Greenpeace, proprio per sensibilizzare i grandi brand del settore a lavorare in sinergia con i propri fornitori e rendere la moda libera da sostanze tossiche. 'The Time is Now!' nasce con la selezione di un gruppo di studenti Ied del 3° anno dei Corsi di Fashion Design e Fashion Stylist delle sedi di Milano, Roma, Firenze, Torino e Como. I giovani designer sono stati scelti in occasione di un casting organizzato in Ied Firenze e presieduto da una giuria composta da Andrea Cavicchi, presidente Consorzio Detox, Igor Zanti, direttore Ied Firenze, Sara Azzone, direttore Ied Moda Milano, Paola Pattacini, direttore Ied Moda Roma, Giovanni Ottonello, Art Director Ied, e Sara Sozzani Maino, vicedirettore Progetti Speciali Moda Vogue Italia e responsabile del progetto editoriale di Vogue Talents. La giuria ha valutato gli studenti tenendo conto della loro sensibilità e propensione verso il tema della sostenibilità, della capacità di sviluppare collezioni uomo, del livello qualitativo degli elaborati e dei book presentati e dell'attitudine a saper raccontare per immagini al fine di comunicare la propria visione creativa. È stato così formato un gruppo di 16 designer che, sotto la direzione creativa di David Parisi e Alessia Crea, ex studenti Ied e co-fondatori del brand Casamadre, sono stati guidati in un primo brainstorming lo scorso dicembre e che durante i giorni di Pitti parteciperanno a un workshop creativo per lo sviluppo di 5 capsule collection eco-friendly moda uomo. Obiettivo finale la presentazione delle collezioni in occasione di Pitti Immagine Uomo di giugno. In questa prima fase di studio e avvicinamento al tema della moda sostenibile gli studenti saranno accompagnati proprio oggi in un tour alla scoperta del distretto della filiera moda di Prato, dove made in Italy vuol dire sostenibilità. In questa occasione, visiteranno alcune aziende impegnate in Detox e selezionate per i processi attenti all'ambiente, come l'impianto di depurazione centralizzato Gida, il Lanificio Mario Bellucci produttore di tessuti rigenerati e l'azienda di tintoria e rifinizione tessuti Jersey Mode. Gli studenti potranno, inoltre, scoprire gli spazi del Museo del Tessuto e il laboratorio di analisi Buzzi Lab, specializzato in analisi e ricerche nel settore del tessile e abbigliamento. “Ied ha scelto un partner d'eccellenza come il Consorzio italiano implementazione Detox - dichiara Sara Azzone, direttore Ied Moda Milano - per raccontare il proprio impegno nei confronti della sostenibilità. Riteniamo che il nostro dovere sia quello di formare progettisti in grado di considerare la sostenibilità dei processi all'interno dei propri progetti. I futuri designer formati da Ied avranno in questo senso una consapevolezza e una maggiore cultura legata alla sostenibilità”. “L'obiettivo del Consorzio Detox è promuovere un modello di produzione tessile sostenibile e innovativo a livello nazionale e internazionale. Il Consorzio è composto da imprese italiane che svolgono varie fasi della filiera produttiva, non solo del distretto pratese, e che sono impegnate in progetti di sostenibilità nel processo di produzione tessile, a partire dall'impegno di eliminazione delle sostanze pericolose dai propri cicli produttivi secondo i principi Detox di Greenpeace", commenta Andrea Cavicchi, presidente del Consorzio italiano implementazione Detox e presidente della sezione Sistema Moda di Confindustria Toscana Nord. "Il progetto con Ied - prosegue - è stato fin da subito ritenuto interessante, perché confrontarsi con i futuri designer, che andranno a lavorare in azienda, è un aspetto fondamentale per raggiungere l'obbiettivo di una moda veramente sostenibile. Desideriamo contribuire attivamente, mettendo a disposizione tutta la nostra esperienza produttiva, affinché si possa finalmente progettare capi o accessori realmente ecosostenibili. Abbiamo inoltre l'impegno di promuovere una vera economia circolare, attraverso l'utilizzo di materie di recupero e nell'utilizzo di capi rigenerati da riprogettare. Sarà fondamentale che la progettazione nel futuro sia sempre più orientata al riuso degli stessi o delle materie prime utilizzate”. “I nostri studenti vivono già in maniera sostenibile - spiega Paola Pattacini, direttore Ied Moda Roma - sono molto sensibili a questo argomento. Unire la grande creatività alla sostenibilità, dare loro l'opportunità di esprimersi anche in questo senso è un dovere da parte di Ied e di riflesso il progetto è stato accolto da loro con grandissimo entusiasmo”. Per Chiara Campione, Head della Corporate and Consumer Unit di Greenpeace Italia, “se eliminare le sostanze chimiche pericolose dai nostri vestiti è considerato ormai un must da tanti brand e consumatori, è adesso il momento di ridurre ulteriormente l'impatto della produzione tessile, aumentare la qualità, longevità e riciclabilità dei vestiti del futuro: 'The Time is Now!' promette nuove idee e tanta innovazione”.

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